K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin martedì si è vantato per l’avanzatissima tecnologia militare in possesso, sottolineando come Mosca sia l’unica al mondo a possedere strumenti ipersonici.

Nell’incontro tenutosi Martedì con gli alti ufficiali dell’esercito, Putin ha spiegato che per la prima volta nella storia la Russia è la prima potenza al mondo che sta sviluppando nuove armi, mentre in passato si è andati spesso dietro gli Stati Uniti. Il leader russo ha sottolineato come durante la guerra fredda, l’Unione Sovietica si era ritrovata a rincorrere gli Usa nello sviluppo della bomba atomica, nella costruzione di bombardieri e di missili balistici intercontinentali. “Questa è una situazione unica nella storia moderna, ora sono loro a guardare ai nostri progetti”, ha dichiarato Putin. “Nessun Paese possiede armi ipersoniche e nessuno ne possiede a raggio intercontinentale”. La prima unità che utilizzerà i nuovi dispositivi entrerà in servizio questo mese, mentre i missili ipersonici Kinzhal sono già in funzione. Le parole di Putin sono arrivate proprio mentre uno dei più avanzati caccia dell’aeronautica russa si è schiantava durante una missione d’addestramento, il pilota ne è uscito illeso. Dal comunicato diffuso martedì si evince che il Su-57 è precipitato nei pressi di Komsomolsk-on-Amur, nell’est del Paese. L’uomo alla guida è stato espulso in tempo dal sistema di sicurezza, la causa dell’incidente non è ancora chiara. Il caccia, che è stato introdotto nel 2010, è uno dei velivoli più avanzati, ed è stato progettato dalla Sukhoi per competere con l’F-22 Raport americano.

Ora il Pentagono vuole fermarli con nuova tecnologia: un sensore spaziale progettato per dare ai comandanti statunitensi la possibilità di abbattere i missili ipersonici direttamente dal cielo.

Le armi ipersoniche viaggiano a una velocità cinque volte maggiore del suono, ma anche sono in grado di cambiare traiettoria durante un volo, a volte viaggiando lungo i confini dell’atmosfera terrestre per colpire i bersagli con una schiacciante velocità distruttiva, il tutto sotto la copertura dei radar. Si tratta di armi letali e imprevedibili che possono essere lanciate da silos fissi, lanciatori stradali mobili o da navi e sottomarini.

Nello stesso incontro, Putin ha rivolto una critica al patto del 1939 tra i sovietici e la Germania nazista, evidenziando come la collusione tra le forze occidentali con Adolf Hitler abbia aperto la strada per la seconda guerra mondiale. Il presidente russo ha descritto come “insensata” una recente risoluzione parlamentare che avrebbe definito il patto di non aggressione il vero casus belli. Le sue dichiarazioni sono le ultime di una lunga serie rilasciate di recente in cui Putin rigetta completamente la visione occidentale dell’intesa del 1939. Due settimane dopo l’invasione da parte della Germania, l’1 settembre di quell’anno l’Unione sovietica invade la Polonia ad est. Adolf Hitler e il dittatore sovietico, Josef Stalin, si spartirono il Paese e gli stati Baltici attraverso un protocollo compreso nel Molotov-Ribbentrop, accordo firmato il 23 agosto 1939. Putin ha spesso spiegato la mossa come una scelta obbligata, a seguito dei patti di non aggressione firmati dalle altre nazioni europee con Hitler.