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Parigi, mobbing: condannati dirigenti della France Telecom per i suicidi dei dipendenti

Parigi, mobbing: condannati dirigenti della France Telecom per i suicidi dei dipendenti

K metro 0 – Parigi – Arriva oggi la sentenza emessa dai giudici di Parigi nei confronti della France Télécom e vari suoi ex dipendenti. Un anno di carcere, di cui otto mesi con la condizionale e 15mila euro di multa. Questa la condanna che l’ex amministratore delegato di France, Didier Lombard, dovrà scontare per

K metro 0 – Parigi – Arriva oggi la sentenza emessa dai giudici di Parigi nei confronti della France Télécom e vari suoi ex dipendenti. Un anno di carcere, di cui otto mesi con la condizionale e 15mila euro di multa. Questa la condanna che l’ex amministratore delegato di France, Didier Lombard, dovrà scontare per mobbing morale e istituzionale, il processo è quello legato all’ondata di suicidi dei dipendenti. Stessa pena anche al suo ex vice Louis-Pierre Wenes e al direttore delle risorse umane dell’azienda, Olivier Barberot. Inoltre, France Télécom dovrà pagare una multa di 75mila euro per aver esercitato politiche di riduzione a oltranza del personale nel periodo 2007-2008.

Il processo riguarda nello specifico gli anni tra 2007 e 2010: i piani “Next e ‘Act”, che volevano riorganizzare France Télécom in tre anni, avevano come obiettivo l’uscita di 22mila persone e la mobilità di 10mila, su un totale di 120mila dipendenti. “Gli strumenti scelti per raggiungere le 22mila uscite erano vietati”, ha dichiarato il tribunale, citando una riduzione del personale a marce forzate.

Secondo il tribunale di Parigi, tra il 2007 e il 2008, tra i vertici del gruppo si diffuse un clima di molestie morali e istituzionali, anche se i giudici non appurano alcun legame diretto tra gli autori e le vittime.

Inoltre, la sentenza evidenzia che è stato attuato un piano ben studiato per peggiorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, per accelerare le loro uscite, una politica questa che ha creato un clima ansiogeno. Gli imputati sono stati prosciolti per periodo post-2008. L’avvocato di Lombard ha annunciato che presenterà ricorso contro la condanna, il tribunale ha analizzato 39 casi di parti civili, tra cui 19 persone che si sono suicidate.

Il mobbing aziendale rappresenta una delle cause principali di suicidi, ma esistono altre motivazioni legate a malesseri anche psichici o sociali degli individui. In Italia il tasso di suicidio è basso, è pari a poco meno di 6 per 100 mila residenti: è in lenta, ma costante diminuzione negli anni ed è più basso della media europea, che è di circa 11. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, inoltre, per ogni persona che si suicida, sono circa 20 i tentati suicidi. Paesi come la Grecia, Malta e Cipro hanno un tasso di suicidio ancora inferiore. I tassi sono più alti nei Paesi più ricchi, fra le persone con un titolo di studio maggiore.

In Italia per fortuna il controllo sociale fa sì che in pochissimi arrivino a compiere questo gesto estremo, ma anche il fattore etico-religioso gioca un ruolo importante.

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