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Germania. Merkel critica sanzioni Usa per il gasdotto Nord Stream 2

Germania. Merkel critica sanzioni Usa per il gasdotto Nord Stream 2

K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca, Angela Merkel, mercoledì ha criticato la mossa degli Stati Uniti di imporre nuove sanzioni in relazione al nuovo gasdotto russo-tedesco, evidenziando come sia necessario un confronto con Washington senza però minacciare ritorsioni. Il portavoce del presidente russo, Vladimir Putin, ha sottolineato come la decisione del governo

K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca, Angela Merkel, mercoledì ha criticato la mossa degli Stati Uniti di imporre nuove sanzioni in relazione al nuovo gasdotto russo-tedesco, evidenziando come sia necessario un confronto con Washington senza però minacciare ritorsioni. Il portavoce del presidente russo, Vladimir Putin, ha sottolineato come la decisione del governo statunitense violi la legge internazionale e ha aggiunto che il progetto andrà avanti nonostante le sanzioni imposte.

Gli Usa sono tra i grandi oppositori del Nord Stream 2, che trasporterà gas naturale per circa 1.200 km passando per il mar Baltico dalla Russia alla Germania. Washington, così come altre nazioni dell’est Europa contrarie al progetto, ha più volte segnalato che un’operazione del genere andrà ad aumentare la dipendenza dalla Russia per l’energia. La Camera dei rappresentati ha fatto passare una legge la scorsa settimana per mettere in campo sanzioni contro i Paesi stranieri coinvolti nella costruzione del gasdotto. Il Senato l’ha approvata martedì e ora manca solo la firma del presidente Donald Trump. “Siamo contro le sanzioni extraterritoriali, da sempre. Abbiamo un problema simile anche con l’Iran”, ha dichiarato Merkel ai parlamentari tedeschi, facendo riferimento all’uscita degli Stati Uniti dall’accordo tra le potenze mondiali e Teheran sul programma nucleare. “Non vedo alternative al dialogo, un dialogo deciso che dimostri che non siamo favorevoli a queste decisioni”, ha aggiunto durante la sessione parlamentare e ha poi concluso: “Staremo a vedere come andrà a finire la vicenda”. Intanto, i dati riguardanti l’economia tornano a far sperare; secondo quanto riporta AP, infatti, la fiducia delle imprese in Germania è cresciuta per il secondo mese consecutivo a dicembre. L’istituto IFO ha svelato che in generale l’opinione sulla situazione attuale e sui prossimi sei mesi è generalmente positiva.

Sempre nella giornata di ieri, Angela Merkel ha confermato il voto su Israele alle Nazioni Unite, argomentando che appoggiare un Paese non vuol dire essere d’accordo con tutte le sue azioni. Il Jerusalm Post, la scorsa settimana, ha riportato che il Simon Wiesenthal Center di Los Angeles ha mosso delle critiche all’ambasciatore Onu tedesco, Christoph Heusgen, per aver votato “contro Israele”. Il governo ha supportato ampiamente Heugsen, che in passato ha ricoperto l’incarico di consigliere per la politica estera della stessa Merkel. “Sostenere lo stato di Israele… non significa essere d’accordo al 100% con le sue azioni politiche”, ha spiegato la cancelliera tedesca. Sull’agenda del governo anche la messa al bando la terapia di “conversione etero” dei minori, una pratica che cerca specificamente di far diventare i pazienti eterosessuali. Il portavoce di Merkel ha spiegato che questo tipo di procedure non poggiano su basi scientifiche e spesso causano solamente danni psicologici. In un post pubblicato su Facebook, intitolato ‘L’omosessualità non è una malattia’, il governo ha dichiarato che chiunque violerà il divieto potrà essere condannato a pagare una multa o all’incarcerazione. La Germania è al lavoro anche per introdurre centinaia di nuovi agenti di polizia federale e di funzionari dell’intelligence, nel tentativo di tamponare la crescita esponenziale dei casi di estremismo di estrema destra che ha caratterizzato gli ultimi anni. Il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, ha rivelato che la Polizia Federale e l’intelligence assumeranno circa 300 profili ognuno, per indagare e prevenire i crimini legati ai movimenti di estrema destra, non andando a indebolire così i reparti impegnati sul fronte dell’estremismo islamico e di estremismo di estrema sinistra. “Si tratta di una sfida importante per la sicurezza nazionale del Paese”, le sue parole riportate da AP.

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