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Il peperoncino valido alleato della nostra salute. Consigliato il consumo abituale

Il peperoncino valido alleato della nostra salute. Consigliato il consumo abituale

K metro 0 – Molise – È stato appurato che consumare solitamente il peperoncino riduce fortemente il rischio di infarto, ictus e alcune altre patologie. Tutto questo è stato dimostrato da un gruppo di ricercatori italiani, con a capo scienziati dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, comune della provincia di Isernia in Molise, che collaborando con i

K metro 0 – Molise – È stato appurato che consumare solitamente il peperoncino riduce fortemente il rischio di infarto, ictus e alcune altre patologie.

Tutto questo è stato dimostrato da un gruppo di ricercatori italiani, con a capo scienziati dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, comune della provincia di Isernia in Molise, che collaborando con i colleghi dell’istituto Mediterranea Cardiocentro di Napoli, del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di Roma e il Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Centro di Ricerca in Epidemiologia e Medicina Preventiva (EPIMED) dell’Università dell’Insubria di Varese, hanno evidenziato come il consumo abituale di peperoncino, almeno quattro volte a settimana, diminuisce il rischio di infarto, ictus e morte prematura, rispettivamente del 40%, del 60% e del 23%.

Lo studio, fatto su una statistica campione di circa 23mila molisani, uomini e donne, ha dimostrato e confermato che la tipica e inconfondibile bacca piccante ricca di capsaicina, presente nei frutti (bacche) e nei semi di queste piante, responsabili della maggior parte della “piccantezza” dei peperoncini, è una potente amica della salute.

Il programma iniziato nel 2005 ha studiato l’influenza di fattori ambientali e genetici nello sviluppo di tumori, patologie cardiovascolari e malattie neurodegenerative, i componenti allo studio sono stati seguiti per un periodo di follow-up di poco più di 8 anni, mentre il consumo del peperoncino è stato valutato sulla base di un questionario alimentare standard EPIC (European Prospective Investigation Into Cancer): nessun consumo, consumo raro, consumo di 2 volte alla settimana, consumo da 2 a 4 volte alla settima e consumo più di 4 volte alla settimana. Nel corso dello studio sono stati registrati 1.236 decessi.

Al termine del periodo i dati hanno dimostrato che chi consumava peperoncino più frequentemente, cioè circa quattro volte alla settimana, aveva un rischio ridotto di infarto del 40%, e di ictus del 60 %, rispetto a chi non ne consumava, mentre il rischio di morte prematura, per tutte le altre cause, risultava ridotto del 23 %.

La professoressa Marialaura Bonaccio, epidemiologa presso il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del centro di ricerca molisano, che ha coordinato il gruppo di scienziati, ha dichiarato: “L’aspetto più interessante è che la protezione assicurata dal peperoncino è indipendente dal tipo di dieta adottata complessivamente, ovvero sia che si mangi in modo sano, sia che si scelga un’alimentazione meno sana, l’effetto protettivo del peperoncino è uguale per tutti”. Naturalmente trattandosi di uno studio di osservazione, i pur significativi risultati dell’indagine, dovranno essere confermati con studi più approfonditi, mentre i risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’importante rivista scientifica specializzata Journal of the American College of Cardiology.

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