K metro 0 – Berlino – La Germania nella giornata di ieri ha espulso due diplomatici russi per l’uccisione di un georgiano per le strade di Berlino ad agosto. I procuratori hanno concluso, attraverso le prove in proprio possesso, che l’omicidio sia stato ordinato da Mosca o da autorità della Cecenia, repubblica della Russia. Si
K metro 0 – Berlino – La Germania nella giornata di ieri ha espulso due diplomatici russi per l’uccisione di un georgiano per le strade di Berlino ad agosto. I procuratori hanno concluso, attraverso le prove in proprio possesso, che l’omicidio sia stato ordinato da Mosca o da autorità della Cecenia, repubblica della Russia.
Si tratta della più recente accusa da parte di una nazione dell’Europa occidentale nei confronti della Russia per un attacco avvenuto nel proprio territorio, dopo che la Gran Bretagna lo scorso anno ha incolpato mosca per il tentativo di avvelenamento di una ex spia russa della città di Salisbury. La Russia ha sempre negato, come ha negato similmente l’ambasciatore in Germania, Sergey Nechaev, che ha respinto ogni coinvolgimento nell’uccisione di Berlino e al contempo ha avvertito Berlino delle spiacevoli conseguenze che seguiranno l’espulsione dei diplomatici. “Le azioni della Germania avranno un impatto molto negativo sulle relazioni con la Russia e naturalmente verranno ignorate”, ha dichiarato in una nota. L’uomo in questione, il 40enne ceceno georgiano Zelimkhan Khangoshvili, è stato colpito a morte in un parco di Berlino. Secondo le autorità tedesche sarebbe stato noto anche come Tornike K. e inserito dalla Russia in una lista di terroristi, per il suo presunto legame con l’organizzazione estremista “Caucasus Emirate”.
Intanto, al termine riunione dei leader della Nato a Londra, è stato pubblicato riguardante proprio la Russia e in particolare il dispiegamento di nuovi missili a medio raggio. Si legge così nella nota di ieri: “Reagiamo e continueremo a rispondere in modo ragionevole e responsabile al dispiegamento da parte della Russia di nuovi missili a medio raggio, cosa che ha distrutto il trattato sull’eliminazione dei missili a medio e corto raggio e creato rischi significativi per la sicurezza euro-atlantica” e poi ancora: “Rimaniamo aperti al dialogo e alle relazioni costruttive con la Russia quando le azioni della Russia lo consentiranno”. Mosca al contempo starebbe cercando di rafforzare i rapporti militari ed energetici con la Serbia. Il presidente russo, Vladimir Putin, ieri, dopo aver ospitato la sua controparte serba, Aleksandar Vucic, ha raccontato del faccia a faccia sull’approvvigionamento di gas naturale e ha spiegato che la Russia ha intenzione di continuare a trasportare il proprio gas attraverso l’Ucraina. Quest’ultima ha però imposto condizioni inaccettabili per il transito, la speranza al momento è che si raggiunga un compromesso. Per quanto riguarda il settore della difesa, Vucic ha sottolineato l’eccellente cooperazione e ha annunciato che la Serbia è in attesa di ricevere nuove armi dalla Russia.
Anche il Parlamento europeo si sta occupando di un omicidio, quello della giornalista Daphne Caruana Galizia, che stava indagando sulla corruzione all’interno del governo di Malta e la cui auto è stata fatta esplodere. Proprio per questo a La Valletta è stata inviata la parlamentare Sophia in ’t Veld, che ha consigliato alle autorità di interrogare il primo ministro Joseph Muscat riguardo la vicenda. “Credo spetti alla polizia decidere ma non credo sia una cattiva idea interrogarlo”, ha dichiarato e ha poi aggiunto: “Muscat non è stato molto generoso con l’informazione”. Tema caldo anche in Repubblica Ceca, quello della corruzione, visto che il primo ministro, Andrej Babis, è stato accusato di frode per 2 milioni di dollari. Il capo procuratore del Paese ha infatti fatto dietro front sulla decisione di lasciar cadere il caso. La vicenda riguarda una fattoria nota come Stork’s Nest che ha ricevuto fondi dall’Unione europea dopo che la proprietà è passata dal conglomerato di 250 compagnie Agroferto, appartenente a Babis, ai membri della famiglia del premier ceco.