K metro 0 – Bruxelles – I leader della Nato si riuniranno a Londra oggi per il 70esimo anniversario dell’alleanza militare, che sta portando avanti una delle battaglie più complesse della sua storia: quella contro sé stessa. Come riporta AP, infatti, non vi sono guerre reali da combattere ad oggi ma il suo potere, e
K metro 0 – Bruxelles – I leader della Nato si riuniranno a Londra oggi per il 70esimo anniversario dell’alleanza militare, che sta portando avanti una delle battaglie più complesse della sua storia: quella contro sé stessa. Come riporta AP, infatti, non vi sono guerre reali da combattere ad oggi ma il suo potere, e la sicurezza dell’Europa, risiede nell’abilità degli alleati di saper controllare avversari reali come la Russia e potenziali come la Cina. Questo controllo dipende da un equilibrio tra posizionamento militare e unità politica. Da quando la Russia ha annesso la penisola della Crimea nel 2014, strappandola all’Ucraina, la Nato ha impiegato circa 4mila truppe tra Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia per scoraggiare ulteriori iniziative militari da parte di Putin. Proprio nella giornata di ieri, poi, due agenti di sicurezza ucraini sono stati uccisi nell’est Ucraina, a una settimana dal summit cruciale che dovrebbe porre fine a cinque anni di conflitti. Degli esplosivi non identificati sono stati fatti brillare, uccidendo i due uomini, mentre un gruppo di separatisti stava cercando di irrompere nelle linee nemiche. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, lunedì, direttamente dal suo tapis roulant ha spiegato che la situazione non potrà essere risolta fino a che non avverrà l’incontro con Putin. Le relazioni con l’Europa e gli Stati Uniti si stanno lentamente logorando e Mosca sta cercando di portare le proprie risorse di gas naturale ad est. La Cina è il più grande consumatore mondiale e necessità di nuove fonti per soddisfare la propria richiesta interna.
Proprio per questo le due nazioni lunedì hanno annunciato la costruzione di un gasdotto lungo più di 6mila km, teso a sancire la tanto agognata partnership energetica. Pechino, poi, per quanto riguarda i rapporti con gli Usa, sempre nella giornata di ieri, ha dichiarato che sospenderà la visita della marina militare statunitense ad Hong Kong e che sanzionerà una serie di organizzazioni non governative pro-democrazia in risposta al passaggio di una legge al Congresso a sostegno dei diritti umani nella regione la scorsa settimana.
Sull’agenda della Nato tiene banco ancora la questione della spesa per il settore militare, nonostante le richieste di accantonarla per un momento. Il timore è infatti che il tema possa occupare il meeting per la terza volta di seguito. Gli Stati Uniti, secondo quanto riporta AP, insisteranno e ricorderanno ai 28 alleati di rispettare le promesse di aumento della spesa. L’obiettivo del 2% rimane semplicistico, visto che si tratta di un valore fluttuante che dipende dalle prestazioni delle varie economie. Inoltre, i Paesi calcolano il budget per la difesa in modi differenti; alcuni, ad esempio includono nello stesso le pensioni per i veterani. Nove nazioni dovrebbero riuscire a raggiungere l’obiettivo del 2% – gli Stati Uniti con il 3,4%, la Grecia, il Regno Unito, la Buglaria, l’Estonia, la Polonia, la Lettonia, la Lituania e la Romania – ovvero tre in più rispetto al 2014. La Germania spenderà l’1,35%, al 17esimo posto, ma cercherà di raggiungere almeno l,5%. Proprio Berlino è stata presa di mira da Trump, e il suo obiettivo è arrivare al 2% entro il 2031.
Per quanto riguarda invece la questione del nucleare dell’Iran Rafael Mariano Grossi, nuova guida dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha annunciato che l’approccio diventerà “deciso e giusto” nelle future ispezioni degli impianti. Grossi, che ha in programma una visita a Teheran nei prossimi mesi, è stato confermato all’unanimità come direttore generale attraverso una sessione straordinaria. Il suo mandato di quattro anni inizierà proprio oggi. Queste le sue parole riportate da AP: “Un ispettore non è un amico. È una persona che arriva e deve accertare dei fatti, senza altri scopi, in modo oggettivo e imparziale”.