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Parma, Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020

Parma, Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020

K metro 0 – Parma – Utopia come dovere morale. Questa la direzione indicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 dell’Università di Parma, tutta improntata sul tema della sostenibilità. “Credo che sia importante porre al centro, come si è fatto qui, la sostenibilità dello sviluppo, cosa che evoca il complesso ampio

K metro 0 – Parma – Utopia come dovere morale. Questa la direzione indicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 dell’Università di Parma, tutta improntata sul tema della sostenibilità. “Credo che sia importante porre al centro, come si è fatto qui, la sostenibilità dello sviluppo, cosa che evoca il complesso ampio di questioni che condiziona il futuro dell’umanità, perché è di questo che si tratta”, ha spiegato il Capo dello Stato, sottolineando l’importanza degli obiettivi Onu 2030 e gli obiettivi di impatto climatico zero che si è posta l’Europa per il 2050. Dal Presidente Mattarella anche una considerazione sulle alternative possibili per il prossimo futuro, prospettate da Enrico Giovannini nella sua prolusione: “C’è una forte tentazione di tornare al passato – ha detto – ma la direzione deve esser quella dell’utopia, che è tutt’altro che una fuga dal reale. Perché tra utopia e dovere morale c’è una strettissima connessione”.  “Sostenibilità evoca quel complesso ampio di questioni e di nodi strategici che condizionano il futuro dell’umanità. Sottolineo soltanto l’importanza degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e l’importanza dell’obiettivo che si è data la nuova Commissione dell’Unione europea, con l’intendimento dichiarato di fare dell’Unione Europea, per il 2050, una realtà neutra dal punto di vista ambientale, una realtà che non contribuisca più in alcuna misura, neanche minima, all’inquinamento del globo. È un obiettivo impegnativo, non semplice, ma possibile. Ed e’ impegnativo, da sostenere in ogni modo”.

Auditorium Paganini tutto esaurito per l’appuntamento, che ha richiamato autorità locali e nazionali, docenti, studenti, rappresentanti del personale tecnico amministrativo dell’ateneo e tanti cittadini, che si sono aggiudicati un posto prenotandosi sul sito web dell’Università di Parma. Cerimonia affollatissima e molto partecipata, aperta dai saluti istituzionali del presidente della Provincia Diego Rossi (“Il lavoro dell’Università è fondamentale per continuare a rendere questo territorio un’eccellenza”), del sindaco Federico Pizzarotti (“La nostra è una città fortemente universitaria e orgogliosa della propria Università, con cui stiamo lavorando intensamente”) e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (“Siete un pezzo straordinario del sistema di questa Regione. In questo periodo di muri alzati ci salveranno la cultura e la bellezza”), e proseguita con le relazioni del Rettore Paolo Andrei, del Presidente del Consiglio degli Studenti Yuri Ferrari e della presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Rita Ollà.

Una cerimonia nel segno della sostenibilità, fil rouge di tutti gli interventi, tema cardine scelto non a caso proprio perché impegno forte dell’ateneo, per la prima volta oggetto di un’intera area strategica trasversale nel Piano Strategico di Ateneo 2020-2022. Di sviluppo sostenibile ha parlato il Rettore Paolo Andrei, che nel suo intervento ha sottolineato la stretta correlazione per l’Università tra sostenibilità economica, ambientale e sociale e ha ribadito come proprio la sostenibilità sia uno dei temi forti per l’Ateneo per oggi e per il futuro prossimo: non per nulla debutta quest’anno il Rapporto di sostenibilità, “che da quest’oggi sarà disponibile online sul sito web istituzionale per tutti gli interessati e che sintetizza le nostre performance in ambito economico, sociale a ambientale per l’anno 2018”. I “vincoli imposti da un finanziamento pubblico ancora troppo esiguo” mettono a rischio la “piena efficacia al nostro agire” ha detto poi il rettore Andrei. “Nel nostro ateneo esiste certamente consapevolezza sul rilievo assunto dalla sostenibilità economica, che incide sulle nostre possibilità di azione e che ci preoccupa non poco a causa dei vincoli imposti da un finanziamento pubblico ancora troppo esiguo per garantire piena efficacia al nostro agire”. Ciò, ha spiegato il rettore dell’università di Parma “ci impegna in una duplice direzione: da un lato, nel ribadire con forza l’urgenza di scelte coraggiose che pongano al centro del dibattito politico la necessità di maggiori investimenti a favore della ricerca, dell’istruzione e della formazione, dall’altro lato nell’affrontare con responsabilità, competenza e oculatezza la gestione delle risorse economiche disponibili, effettuando scelte di investimento e impiego delle stesse tendenti al bene dell’istituzione cui apparteniamo e seguendo una logica di azione che possa traguardare un orizzonte temporale di lungo termine”.

Andrei si è inoltre soffermato sui tre “pilastri” su cui poggiano scelte e azioni dell’Università di Parma (“la centralità degli studenti, il rafforzamento del capitale umano e l’interazione con la società”), riferendosi in conclusione direttamente al Presidente Mattarella: “Desidero esprimere tutta la mia ammirazione e la mia gratitudine al nostro Presidente della Repubblica: la sua presenza oggi insieme a noi testimonia la sensibilità istituzionale e personale del Professore Sergio Mattarella nei confronti del mondo della ricerca, della cultura, dell’educazione e della formazione, e assume per tutti noi il significato di un prezioso incoraggiamento nel procedere con impegno, lealtà e dedizione nel nostro lavoro quotidiano”.

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