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Economia. Poco ottimismo per le imprese, il Black Friday fa discutere

Economia. Poco ottimismo per le imprese, il Black Friday fa discutere

K metro 0 – Londra – Un sondaggio condotto tra decine di dirigenti aziendali europei ha mostrato come l’ottimismo stia pian piano svanendo, le tensioni commerciali e le incertezze geopolitiche stanno facendo traballare l’economia globale. La ricerca condotta su 50 amministratori delegati portata avanti dal gruppo tedesco ZEW per conto dell’European Round Table for Industry,

K metro 0 – Londra – Un sondaggio condotto tra decine di dirigenti aziendali europei ha mostrato come l’ottimismo stia pian piano svanendo, le tensioni commerciali e le incertezze geopolitiche stanno facendo traballare l’economia globale.

La ricerca condotta su 50 amministratori delegati portata avanti dal gruppo tedesco ZEW per conto dell’European Round Table for Industry, un’associazione di categoria, rivela che nonostante le aspettative per le imprese rimangano comunque positive in linea di massima, le prospettive di investimento e di impiego potrebbero imboccare una tendenza negativa. Solamente il 25% degli intervistati pensa di incrementare gli investimenti in Europa nei prossimi sei mesi, meno del 50% si aspetta di creare ulteriori posti di lavoro. Un altro studio pubblicato da SwissInfo conferma l’andamento non proprio positivo per quanto riguarda le aziende. Una su cinque infatti muore entro un anno dalla sua fondazione mentre una su due chiude i battenti entro quattro anni. Sono gli ultimi risultati dell’analisi demografica delle imprese (UDEMO) rivelati ieri dall’Ufficio federale di statistica (UST). I dati in questione si riferiscono al 2017 e solamente l’84% delle imprese nate nel 2016 era ancora in piedi a un anno dalla creazione. Più passano gli anni e meno aziende rimangono in vita: a due anni dalla creazione (per quanto riguarda quelle attive dal 2015) solo il 71%, dopo tre anni il 59% e dopo quattro il 55%. Confermato quindi il sentimento degli economisti, lo stress sul settore manifatturiero e sul commercio conseguente alla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti e alla Brexit stanno influenzando l’economia globale. Il mercato azionario giovedì ha risentito della firma del presidente Usa, Donald Trump, di una legge a sostegno dei diritti umani a Hong Kong, incrementando potenzialmente le tensioni con Pechino e mettendo a rischio la buona riuscita dei negoziati commerciali. I volumi scambiati, comunque, non sono stati resi noti, vista la chiusura degli Stati Uniti per il giorno del Ringraziamento. La Cina ha reagito con indignazione, visto che il il supporto clamoroso del Congresso. L’ambasciatore Usa, Terry Branstad, è stato convocato a Pechino per discutere la questione.

Intanto, in vista della settimana del Black Friday, decine di attivisti francesi hanno bloccato un magazzino di Amazon a sud di Parigi, in opposizione al fenomeno post-giorno del Ringraziamento che sta prendendo sempre più piede anche in Europea. Un gruppo di parlamentari si sarebbe unita alla protesta chiedendo di sopprimerlo totalmente. Dimostranti del gruppo climatico Amis de la terre hanno cosparso l’entrata dell’edificio situato a Bretigny-sur-Orge con della paglia e con dei microonde, tenendo in mano di fronte ai cancelli cartelli con scritto: “Amazon: per il clima, per i posti di lavoro, stop all’espansione, stop all’ultra-produzione!”. Questi ultimi poi sono stati allontanati dalla polizia ma la loro posizione sembra aver trovato terreno fertile all’interno del Raggruppamento Nazionale. Alcuni parlamentari vorrebbero infatti mettere al bando il Black Friday, che è ormai diventato un fenomeno globale pur essendo legato a una festività statunitense.

Una commissione legislativa ha passato un emendamento lunedì che propone proprio questa intenzione visto lo “spreco di risorse” e al “sovraconsumo”causato. L’emendamento, promosso anche dall’ex ministro dell’Ambiente francese, Delphine Batho, sarà discusso il mese prossimo. Il sindacato per l’e-commerce, intanto, lo ha già respinto. Ai microfoni di Europe 1 giovedì, il ministro per la Transizione ecologica, Elisabeth Borne, invece, ha criticato l’iniziativa del Black Friday che creerebbe “lunghe code, inquinamento e emissioni nocive” e ha poi aggiunto che sarebbe a favore della stessa solamente nel caso in cui aiutasse le piccole imprese invece che i grandi rivenditori online.

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