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Pirateria video, film e tv: cala in Europa, cresce in Italia e Slovenia

Pirateria video, film e tv: cala in Europa, cresce in Italia e Slovenia

K metro 0 – Roma – La pirateria online rappresenta un tema molto delicato e coinvolge tutti i paesi dell’Unione europea. Secondo i dati forniti da una relazione realizzata da Euipo (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) si registra un netto calo generale del fenomeno in tutta Europa. La relazione si è basata su

K metro 0 – Roma – La pirateria online rappresenta un tema molto delicato e coinvolge tutti i paesi dell’Unione europea. Secondo i dati forniti da una relazione realizzata da Euipo (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) si registra un netto calo generale del fenomeno in tutta Europa. La relazione si è basata su una serie di dati comprendenti più di 70 miliardi di connessioni Internet in un arco temporale di 21 mesi: da gennaio 2017 a settembre 2018. La ricerca mostra quindi che la fruizione di film, contenuti televisivi e musicali piratati online è diminuita tra il 2017 e il 2018, l’accesso globale ai contenuti piratati online è calato in media del 15,1 %.

Il calo più rapido è stato riscontrato nella fruizione di musica piratata, che è scesa in media del 32 %, seguita dalla fruizione di film (diminuzione del 19,2 %) e dal consumo di contenuti televisivi piratati (diminuzione del 7,7 %). L’utente medio di Internet nel vecchio continente, tuttavia, ha avuto accesso a contenuti piratati online 9,7 volte al mese nei primi nove mesi dell’anno 2018, sia su dispositivi fissi che mobili.

I paesi europei, invece, in cui è cresciuta la fruizione illegale di film sono l’Italia e la Slovenia. Dal 2017 al 2018, la visione pirata di film da parte degli italiani è incrementata del 28,4%, contrariamente al trend europeo dove si registra un calo del 19,2%.

In generale l’utente italiano di Internet ha utilizzato contenuti piratati online sette volte al mese nei primi nove mesi del 2018, mentre quello europeo 9,7 volte al mese. In Italia, l’accesso complessivo ai contenuti piratati online è diminuito del 19,8 %. L’accesso a contenuti musicali piratati è diminuito del 32,5 % tra il 2017 e il 2018, mentre quello a contenuti televisivi piratati è diminuito del 27,2 %. Tuttavia, nel Bel Paese, l’accesso a contenuti cinematografici piratati è incrementato del 28,4 %.

Inoltre un secondo studio pubblicato sempre oggi dall’EUIPO evidenzia che fino a 13,7 milioni di cittadini nell’UE fruiscono di contenuti IPTV non autorizzati, ottenendo così un risultato per il quale i trasgressori guadagnano fino a 941,7 milioni di euro all’anno. Questo può avvenire mediante pagamenti eseguiti ogni tanto, l’acquisto di ricevitori illegali e il pagamento di abbonamenti a lungo termine offerti da rivenditori non autorizzati. Secondo la relazione, il singolo utente medio nell’Unione Europea spende 5,74 euro al mese per contenuti IPTV non autorizzati.

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