K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca, Angela Merkel, è intervenuta mercoledì al Bundestag, il Parlamento federale tedesco, per affrontare alcuni temi caldi: dalla Nato al rapporto con la Cina passando per le politiche economiche.

Proprio in relazione a queste ultime, Merkel ha respinto con forza le richieste di ampliare il debito per finanziare gli investimenti della protezione del clima e altri progetti. Dopo anni di bilanci equilibrati, i politici di sinistra all’opposizione hanno chiesto al governo di prendere in prestito più fondi per finanziare gli investimenti sull’ambiente e sulla spesa sociale. La cancelliera è ferma sulla propria posizione e non crede a una politica monetaria di questo tipo. Al Parlamento ha detto: “Mi sorprende che l’idea di un bilancio equilibrato venga così bistrattata”. La Germania secondo Merkel sta investendo più che mai in questo momento e ha sottolineato che “gli investimenti sono già compresi all’interno del piano di bilancio attuale”. Per quanto riguarda il rapporto con la Cina, ha ribadito come l’Unione europea debba coalizzarsi nei confronti di Pechino senza escluderla completamente. “Uno dei maggiori pericoli” è infatti che ogni Paese europeo finisca per perseguire la propria politica, lanciando segnali contrastanti alle altre nazioni. “Sarebbe disastroso non per la Cina ma per noi in Europa” e ha citato come esempio gli standard di sicurezza per le reti 5G. La Cina dovrà comunque affrontare le critiche su temi come il trattamento riservato alla minoranza Uighur ma la soluzione “è difficile che possa risiedere nell’isolamento”.

Sulla Nato, la cancelliera tedesca ha evidenziato come l’alleanza sia importante quanto lo era durante la guerra fredda e ha rinnovato la promessa di aumentare la spesa militare della Germania. “L’Europa al momento non può difendersi da sola, dobbiamo far affidamento all’alleanza trans-atlantica”, ha dichiarato e ha poi aggiunto che è “importante far rimanere la Turchia” all’interno della stessa”. Merkel ha ricordato che l’obiettivo è la preservazione della Nato, per questo ogni Paese dovrà prendersi più responsabilità. Nel frattempo, proprio la Nato e l’azienda statunitense Boeing mercoledì hanno firmato un contratto da 1 miliardo di euro per ammodernare la flotta dell’alleanza militare per far sì che possa continuare a servire l’organizzazione fino al 2035. L’accordo, che non è stato concretamente firmato mercoledì ma precedentemente, è stato reso pubblico pochi giorni prima che il presidente Usa, Donald Trump, si riunisca assieme agli altri membri al summit di Londra che si terrà il 4 dicembre e segnerà il 70esimo anniversario della più grande alleanza mondiale nel settore della difesa. Ci si aspetta che Trump avanzi nuove richieste ai partner, soprattutto sulla spesa militare ma, secondo quanto riporta AP,  i critici credono che la sua intenzione sia mettere in piedi affari per il settore della difesa statunitense.

Intanto, l’ambasciata Usa a Mosca ha dichiarato che non perseguirà un scambio di prigionieri con la Russia per un americano incarcerato per spionaggio. Paul Whelan. Anzi, mercoledì è arrivato l’annuncio della sua scarcerazione immediata visto che non sussistono prove concrete contro di lui.

La scorsa settimana, il legale di Whelan ha chiesto agli Stati Uniti di ottenere uno scambio di prigionieri al termine del processo, che dovrebbe aver luogo il prossimo anno. Julie Fisher, dell’ambasciata americana, ha commentato così la faccenda agli organi di stampa: “Non c’è motivo di discutere uno scambio di prigionieri. Nessuna prova, nessun crimine”.