K metro 0 – Roma – Dopo 30 anni esatti Giampiero Ingrassia, il bravo attore figlio indimenticabile Ciccio, torna ad interpretare il ruolo di Seymour ne LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI, musical prodotto da Alessandro Longobardi, Viola produzioni e Officine del Teatro italiano con Bottega Teatro Marche. Lo spettacolo, con testi e libretto di Howard
K metro 0 – Roma – Dopo 30 anni esatti Giampiero Ingrassia, il bravo attore figlio indimenticabile Ciccio, torna ad interpretare il ruolo di Seymour ne LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI, musical prodotto da Alessandro Longobardi, Viola produzioni e Officine del Teatro italiano con Bottega Teatro Marche.
Lo spettacolo, con testi e libretto di Howard Ashamn e le musiche di Alan Menken sarà in scena dal 3 al 22 dicembre alla Sala Umberto e porta la regia di Piero Di Blasio. L’eclettico Ingrassia aveva già interpretato Seymur nel primo musical italiano prodotto dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi – segnando, nel 1989, il suo debutto in un genere che negli anni lo ha visto con successo protagonista di grandi titoli internazionali. Con lui, in scena in questa versione “rinfrescata” dell’opera che, come ha spiegato il regista: “Non ha voluto snaturare la storia ma rendere più godibile lo spettacolo”, ci sarà Fabio Canino, già attore di esperienza nel teatro di prosa, che affronta con grande entusiasmo per la prima volta il musical, interpretando il ruolo di Mushnik. Ad affiancarli nel ruolo di Audrey l’esplosiva Belia Martin che torna in Italia dopo lo straordinario successo di Sister Act prodotto da Alessandro Longobardi. La quarta edizione italiana del musical, riadattata e diretta da Piero Di Blasio, vedrà poi nel ruolo della pianta Audrey II Vekma K, una drag queen internazionale e, a completare il cast, ci saranno: Emiliano Geppetto, nel ruolo di Orin il dentista, tre strepitose coriste sempre in scena come Giovanna D’Angi. Stefania Fratepietro e Claudio Portale, più l’ensemble composto da 4 performer.
Lo spettacolo che potrebbe sembrare piuttosto leggero, in realtà non lo è, anche se i bambini che vanno a teatro con i loro genitori si divertono moltissimo per i colori dei costumi, le musiche, la fantasia delle scene che paiono create proprio per loro in una sorta di favola senza tempo, che si snoda fra omicidi e risate, fino ad arrivare a un finale inaspettato e piuttosto sconcertante. Il musical consentirà anche alla Sala Umberto di sostenere una interessante battaglia a difesa dell’ambiente. “Durante le serate dedicate allo spettacolo venderemo delle piante- ha spiegato Longobardi- e l’intero incasso della vendita sarà devoluto a una piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza seguendo la sua crescita online.
di Maria Antonietta Schiavina