K metro 0 – Roma – Il tema della natalità rappresenta una questione molto importante per il futuro del Vecchio Continente. Secondo i dati Eurostat, relativi all’anno 2018, è l’Irlanda la nazione dove si nasce di più. Il tasso di natalità italiano, invece, è così basso da non apparire mai nella classifica dei primi dieci
K metro 0 – Roma – Il tema della natalità rappresenta una questione molto importante per il futuro del Vecchio Continente. Secondo i dati Eurostat, relativi all’anno 2018, è l’Irlanda la nazione dove si nasce di più. Il tasso di natalità italiano, invece, è così basso da non apparire mai nella classifica dei primi dieci paesi negli ultimi 10 anni. Analizzando i dati Eurostat si può notare che la crisi demografica coinvolge tutti i paesi dell’Unione. Oggi l’Istat ha pubblicato i dati relativi all’Italia, confermando che nel Bel Paese continuano a diminuire le nascite: nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe 439.747 bambini, oltre 18mila in meno rispetto all’anno precedente e quasi 140 mila in meno nel confronto con il 2008. Il persistente calo della natalità si ripercuote soprattutto sui primi figli che si riducono a 204.883, 79 mila in meno rispetto al 2008. Il numero medio di figli per donna scende ancora attestandosi a 1,29. Quasi un figlio su tre nasce fuori dal matrimonio. La percentuale di nati fuori dalle nozze è stata nel 2018 del 32,3%. La quota di nati con almeno un genitore straniero (96.578, in diminuzione dal 2012) è stata del 22%. I nati da genitori entrambi stranieri sono 65.444 (14,9% del totale dei nati). In totale, lo scorso anno si è avuto un meno 4,0% di nati iscritti in anagrafe nel 2018 rispetto al 2017. Il calo è attribuibile prevalentemente alla diminuzione dei figli di genitori entrambi italiani (-15.771 unità, l’85,7% del calo dei nati registrato nell’ultimo anno).
I dati Eurostat mostrano un’enorme disparità tra diverse regioni dell’Ue. La crisi demografica si è manifestata in forma più attenuata nei paesi del nord Europa. L’Irlanda è al primo posto, 12,5 nascite ogni mille residenti, ed è seguita da Svezia (11,4), Francia (11,3) e Regno Unito (11). I paesi mediterranei e dell’est Europa hanno subìto pesantemente la crisi demografica, ottenendo i risultati peggiori nel 2018. Spagna, Grecia e Portogallo hanno registrato dei numeri di poco superiori all’Italia, rispettivamente 7,9, 8,1 e 8,5, e ben al di sotto della media europea (9,7).
Il 2018 è stato il secondo anno consecutivo in cui le nascite nell’Ue sono state inferiori alle morti. Anche in questo caso, l’Irlanda è il paese con i dati migliori (6,4 morti ogni mille residenti), seguita da Cipro (6,6) e Lussemburgo (7,1). I paesi dell’est Europa, oltre al calo delle nascite, hanno anche un tasso di mortalità molto superiore alla media. La Bulgaria ha il record negativo (15,4), ed è seguita dalla Lettonia e dalla Lituania.