UK. Primo confronto televisivo tra Johnson e Corbyn in vista delle elezioni

UK. Primo confronto televisivo tra Johnson e Corbyn in vista delle elezioni

K metro 0 – Londra – Il primo ministro britannico Boris Johnson e il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn sono pronti a confrontarsi martedì nel primo dibattito televisivo che anticipa le elezioni nel Regno Unito. L’incontro durerà circa un’ora si tratterà del primo faccia a faccia tra un primo ministro e il principale sfidante. Corbin avrà

K metro 0 – Londra – Il primo ministro britannico Boris Johnson e il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn sono pronti a confrontarsi martedì nel primo dibattito televisivo che anticipa le elezioni nel Regno Unito. L’incontro durerà circa un’ora si tratterà del primo faccia a faccia tra un primo ministro e il principale sfidante. Corbin avrà l’occasione per guadagnare terreno nei sondaggi, con il suo Partito Laburista indietro rispetto ai Conservatori.

Nel frattempo, Reuters ha svelato che proprio il partito di Corbin utilizzava un pacchetto di “cyber-protezione” base per proteggere il proprio sito internet. La scorsa settimana, infatti, alcuni hacker hanno tentato di forzarlo e hanno temporaneamente rallentato la campagna online. Questo tipo di pacchetti non sono consigliati per grandi organizzazioni ad alto rischio di cyberattacchi ma i messaggi riportati da Reuters hanno mostrato come i Laburisti abbiano deciso di non aggiornare il pacchetto di sicurezza a causa dei costi troppo elevati. Il capo della tecnologia del partito ha avvertito il che i server saranno massimamente esposti proprio durante i due dibattiti televisivi programmati e con l’annuncio del programma elettorale.  Il Partito Laburista beneficia dei servizi dell’azienda Cloudflare per proteggere il sito da attacchi ma ad un livello che la stessa compagnia raccomanda per “siti professionali, blog e portfolio”, che richiedono una protezione base. Dopo i recenti attacchi è stata presa in considerazione la possibilità di passare a un pacchetto migliore ma il preventivo di 60 mila dollari annuali è stato ritenuto troppo alto. Anche il Partito Conservatore è stato colpito la scorsa settimana, i funzionari della sicurezza temono che le prossime votazioni possano essere ostacolati da hacker stranieri.

Il principe Andrew, intanto, rimane nell’occhio del ciclone. Martedì i partner e le istituzioni educative hanno preso le distanze, dopo che un’intervista ha rivelato l’esistenza di una relazione con il molestatore Jeffrey Epstein. Come molti membri della famiglia reale, Andrew fa parte di varie organizzazioni benefiche e ha legato il suo nome alle buone azioni – di qualsiasi tipo – compiute dalle istituzioni. Ma i suoi stessi sostenitori hanno deciso di riconsiderare l’ associazione con lui, dopo che gli sforzi per cancellare lo scandalo Epstein gli si sono ritorti contro. Andrew, secondo figlio della regina Elisabetta, ha negato anche le accuse rivoltegli da Virginia Giuffre, che ha dichiarato di esser stata manovrata da Epstein e che ha avuto rapporti con il principe in tre occasioni, incluse due in cui aveva ancora 17 anni.

Sempre nella giornata di martedì, poi, la Svezia ha chiuso l’indagine riguardante le accuse di stupro per il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, attualmente in prigione in Gran Bretagna, visto che è passato troppo tempo dalla denuncia effettuata nove anni fa. Assange sta cercando di evitare l’estradizione voluta degli Stati Uniti Assange, che permetterebbero a Washington di processarlo per le accuse di spionaggio, negate durante una visita a Stoccolma ad agosto del 2010. Il magistrato svedese, Eve-Marie Persson, ha parlato così: “Sono passati nove anni. Il tempo gioca un ruolo fondamentale in casi come questo. La testimonianza orale si è indebolita con il passare degli anni”.

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