Intervista di Maria Antonietta Schiavina K metro 0 – Parigi – Il 15 aprile Claudia Cardinale ha compiuto 80 anni. Niente rifacimenti, le rughe giuste al posto giusto e un sorriso che regala entusiasmo “d’invecchiare non m’importa niente, è normale che il tempo passi, non lo si può fermare” dice con la sua indimenticabile voce
Intervista di Maria Antonietta Schiavina
K metro 0 – Parigi – Il 15 aprile Claudia Cardinale ha compiuto 80 anni. Niente rifacimenti, le rughe giuste al posto giusto e un sorriso che regala entusiasmo “d’invecchiare non m’importa niente, è normale che il tempo passi, non lo si può fermare” dice con la sua indimenticabile voce roca, ammettendo di aver ancora molta voglia di rimettersi in gioco. Come attrice e come donna. La Cardinale ha da poco terminato la tournée che l’ha vista con successo nei teatri con lo spettacolo “La strana coppia” di Neil Simon, in cui ha recitato insieme a Ottavia Fusco, vedova di Pasquale Squitieri, l’uomo con cui Claudia ha vissuto un grande amore “l’unico della mia vita”, afferma con un pizzico di nostalgia. Una storia durata quasi trent’anni, e padre della figlia, Claudine che oggi a trentasei anni è a sua volta mamma (il primo figlio Patrick, il primogenito dell’attrice vive a New York, ma viene spesso a trovarla e ha un bellissimo rapporto sia con la mamma che con la sorella).
Sessanta anni di cinema, lavorando con i più grandi registi, da Visconti, Leone a Fellini, senza giungere a compromessi. Cosa ne pensa delle molestie che hanno denunciato molte sue colleghe?
“Non si può giudicare senza conoscere. Io ho lavorato con registi e attori che sono diventati miei grandi amici. E mi sono innamorata solo di un uomo, Pasquale, l’unico che ho amato davvero e che mi ha fatto sentire completamente donna”.
Lei e Ottavia Fusco siete state due amori importanti nella vita di Pasquale Squitieri e il vostro feeling sul palcoscenico, anche adesso che lui non c’è più è la prova che si può andare oltre la gelosia?
È stato naturale, perché scegliendo di lavorare insieme, come avrebbe voluto Pasquale, abbiamo esaudito il suo desiderio. Lui infatti voleva unirci e aveva in mente per far questo proprio la commedia di Simon”.
Ancora oggi Claudia Cardinale rappresenta la femminilità in tutte le sue sfaccettature. Ma Luchino Visconti la definiva un maschiaccio. Cosa ne pensa?
“Più che un maschiaccio direi che sono sempre stata una persona concreta, che ha come tutti però delle debolezze. Solo che le tiene per se stessa e non le racconta”.
Come trascorre le sue giornate quando non lavora?
“Vivo a Parigi, città che ho scelto per sentirmi una persona normale e non una diva come ero considerata in Italia, dove venivo seguita dai paparazzi in ogni spostamento e non avevo più una vita privata. Quando non lavoro mi alzo comunque presto e vado a letto tardi. Passeggio molto, faccio la spesa nei negozi del quartiere, ma anche nei mercatini: mi piace curiosare fra i banchi e parlare con la gente semplice che non mi tratta da diva. E poi leggo i copioni, vedo gli amici, faccio la nonna: un mestiere bellissimo e pieno di sorprese”.
Ha mai pensato di andare in pensione?
“Mai! Con un mestiere come il mio si possono vivere ogni volta diverse vite. E io ne ho ancora tante da scoprire”.
Che consiglio darebbe ai giovani che vogliono diventare attori e agli over 60 che vorrebbero trovare l’elisir di lunga giovinezza?
“Sia ai giovani che a chi più giovane non è, direi di non smettete di sognare: i sogni, infatti, aiutano ad avere costanza per realizzare i propri desideri, ma anche a cancellare, almeno nell’anima, i segni del tempo. I sogni, infatti, aiutano più delle medicine e soprattutto non costano niente”.