K metro 0 – Teheran – L’emittente radiofonica “Farda” di Teheran fa sapere che il bilancio delle vittime negli ultimi giorni di scontri è almeno di 90 morti. Invece, secondo fonti ufficiali di Teheran, citate dalla Bbc, sono almeno 12 le vittime tra i manifestanti dall’inizio delle proteste. Nessun bilancio ufficiale delle vittime è stato diffuso
K metro 0 – Teheran – L’emittente radiofonica “Farda” di Teheran fa sapere che il bilancio delle vittime negli ultimi giorni di scontri è almeno di 90 morti. Invece, secondo fonti ufficiali di Teheran, citate dalla Bbc, sono almeno 12 le vittime tra i manifestanti dall’inizio delle proteste. Nessun bilancio ufficiale delle vittime è stato diffuso dal governo di Teheran, mentre diversi attivisti, citando fonti anonime del ministero degli Interni, parlano addirittura di 200 morti e tremila feriti nelle proteste iniziate nei giorni passati dopo i rincari del prezzo della benzina. Il bilancio fornito da Radio Farda si basa su dati forniti da organizzazioni in difesa dei diritti umani, diffusi dai social e da notizie riportate sui media.
Negli scontri di questa notte 3 membri delle forze di sicurezza iraniane sono stati accoltellati da un gruppo di rivoltosi a ovest della capitale Teheran, durante gli scontri. Si tratta di un membro delle guardie della rivoluzione iraniano e di due esponenti delle milizie volontarie Basij. La notizia venie riportata dalla Fars, agenzia vicina ai pasdaran. Da Londra l’attivista Karim Dehimi ha detto a Radio Farda che almeno 20 persone sono state uccise nella città di Mahshahr dove ieri si sono registrati forti scontri con le forze di sicurezza. Citando attivisti locali, la stessa emittente parla di un ingente numero di vittime nella provincia occidentale del Kurdistan e in quella sudoccidentale del Khuzestan.
Inoltre, la magistratura di Teheran, ha comunicato tramite il portavoce Gholamhossein Esmaili, che un gran numero di persone, considerate responsabili di sabotaggi e disordini durante le proteste contro il rincaro della benzina in Iran, è stato identificato e verrà arrestato. Ha aggiunto in seguito che tra i ricercati ci sono anche persone accusate di aver inviato video delle manifestazioni a media stranieri. Proprio su questo è importante un articolo del Sole24Ore di oggi in cui si rende nota la notizia che nel Paese hanno oscurato Internet. Alcuni iraniani che vivono in Italia hanno raccontato al giornalista della testata italiana che è impossibile comunicare con i propri cari lì, perché a causa delle proteste in Iran hanno disabilitato l’internet. Hanno aggiunto che “si può chiamare con il telefono normale o con alcune app come Skype, Voip e Viber. I gruppi Facebook di iraniani espatriati sono chiusi, in pochi accettano le richieste di iscrizione”.
Intanto la magistratura fa sapere che “è tornata la calma nel Paese, ma sarà nell’affrontare e punire presto i rivoltosi”, invitando la popolazione a fornire informazioni utili a trovare i sospetti.