K metro 0 – Londra – Gli interrogativi riguardanti il passo falso del governo britannico nel rilasciare un resoconto sull’ingerenza russa negli affari politici del Paese hanno pervaso la domenica del primo ministro Boris Johnson. I documenti svelati negli ultimi giorni hanno alimentato i dubbi sul buon esito delle elezioni che si terranno il mese
K metro 0 – Londra – Gli interrogativi riguardanti il passo falso del governo britannico nel rilasciare un resoconto sull’ingerenza russa negli affari politici del Paese hanno pervaso la domenica del primo ministro Boris Johnson. I documenti svelati negli ultimi giorni hanno alimentato i dubbi sul buon esito delle elezioni che si terranno il mese prossimo.
Il report stilato dall’intelligence parlamentare rivela che l’interferenza russa possa aver influenzato il referendum sulla Brexit tenutosi nel 2016, anche se al momento l’impatto non è ancora “quantificabile”, come riportato dal Times of London, che però non ha reso nota la propria fonte. Il consiglio di sicurezza britannico ha fallito e non ha impiegato le misure necessarie per contrastare la minaccia, portando a gravi conseguenze scatenate degli articoli postati dalle agenzie russe, già diffusissimi sui social media. La portavoce per gli Affari esteri del Partito Laburista, Emily Thornberry, ha dichiarato che i documenti svelati necessitano una risposta: “Boris Johnson deve chiarire ogni dubbio e speculazione sul resoconto, magari partendo dalla pubblicazione dello stesso al più presto”, ha incalzato e poi ha aggiunto: “Se non agirà così le persone continueranno a chiedersi: ‘ Cosa sta cercando di nascondere al pubblico?’. Il dibattito si è acceso in un momento particolarmente delicato, visto che i dubbi sulla sicurezza delle prossime votazioni erano già numerosi. La maggiore fonte di preoccupazione è il fatto che le elezioni sono regolate da norme emanate in un’epoca in cui le campagne elettorali avvenivano al massimo per posta e non su Twitter o Facebook. Il governo, intanto, ha preso tempo per revisionare le implicazioni sulla sicurezza del resoconto, che verrà pubblicato con ogni probabilità al termine delle elezioni. Gli esperti però credono che il motivo del temporeggiamento sia dovuto al fatto che i documenti possano contenere rivelazioni sulle donazioni fatte dalla Russia al Partito Conservatore, che sta cercando di ottenere la maggioranza in parlamento e di portare a termine il progetto della Brexit.
Nel frattempo, Carolyn Fairbairn, direttore generale della Confederation of British Industry ai microfoni di Sky News, domenica, ha sottolineato come i piani del Partito Laburista “andrebbero a minare le fondamenta dell’economia britannica”, mentre quelli del Partito Conservatore, soprattutto per quanto riguarda l’immigrazione, potrebbero portare a una mancanza di forza lavoro. Fairbarn in particolare ha criticato l’idea dei laburisti dell’acquisto di alcune aziende da parte del governo, a pochi giorni della promessa dello stesso partito di nazionalizzare la compagnia telefonica BT, per consentire l’accesso libero alla banda larga su fibra. Inoltre, per quanto riguarda la proposta dei conservatori di andare a colpire solamente “i più intelligenti e i migliori” tra gli immigrati ignorerebbe il fatto che il Regno Unito necessiti sia di operai che di architetti.
In tema di politica estera, invece, il principe Carlo e sua moglie Camilla sono arrivati in visita in Nuova Zelanda e hanno intenzione di visitare la città di Christchurch e Waitangi, dove è stato firmato il documento di fondazione della nazione. E’ il terzo viaggio dei due in Nuova Zelanda, il primo in quattro anni. La coppia è atterrata a Auckland nel pomeriggio e ha iniziato le funzioni pubbliche solamente oggi, con la visita Mt Roskill War Memorial Park. Nei prossimi giorni incontreranno il primo ministro, Jacinda Ardern.