K metro 0 – Roma – Il mese di novembre ormai sta per finire, sarà probabilmente ricordato come uno dei mesi più piovosi degli ultimi anni. Ma che cosa ci aspetta per il prossimo inverno? Dalle prime previsioni meteo si evince che già a dicembre le cose potrebbero cambiare. Dalle mappe stagionali dell’autorevole Centro Europeo
K metro 0 – Roma – Il mese di novembre ormai sta per finire, sarà probabilmente ricordato come uno dei mesi più piovosi degli ultimi anni.
Ma che cosa ci aspetta per il prossimo inverno? Dalle prime previsioni meteo si evince che già a dicembre le cose potrebbero cambiare. Dalle mappe stagionali dell’autorevole Centro Europeo (ECMWF) sono emerse importanti novità. Dicembre potrebbe essere caratterizzato nei primissimi giorni da un clima più freddo per via di aria proveniente dalla Russia, con probabili nevicate fino a bassa quota sui rilievi del Nord. Sarà comunque un mese totalmente opposto, ovvero molto secco, ma con temperature nella norma o localmente superiori al Sud.
In generale si attende in media un inverno europeo termicamente sopra le medie del periodo, specie sui settori più meridionali e caratterizzato da precipitazioni sopra media. La seconda parte di stagione risulterebbe più dinamica della prima. La prima parte sarebbe caratterizzata da pressioni più alte della media sull’Europa meridionale. Le temperature di conseguenza risulterebbero più alte della media tra Spagna meridionale, Francia meridionale, Italia, Balcani meridionali ed Egeo.
Nella seconda parte dell’inverno è possibile un cambio di scenario. Le pressioni tenderebbero a diminuire con un aumento delle precipitazioni sui settori meridionali europei. Si attende così una fase più fredda per il netto ridimensionamento delle temperature. Un inverno con temperature sotto la media si attende tra Gran Bretagna, Mitteleuropa, regione alpina, Nord Italia, Scandinavia e soprattutto tra il carpatico danubiano e Baltico. Sopra media su Spagna, Italia centro meridionale, Balcani, Egeo e Mediterraneo orientale. Le pressioni più alte della media sono attese sull’Europa meridionale, quelle più basse della media sono previste sull’Europa centro settentrionale.
La piovosità risulterebbe sopra la media tra Regno Unito, Francia, Penisola Iberica, Paesi Bassi, Regione Alpina, Centro Nord Italia, Balcani occidentali. Sotto media invece tra Egeo e parte della Scandinavia. In Italia le temperature sopra la media sono attese al Centro Sud, nelle medie o di poco sotto al Nord. Le precipitazioni risulterebbero sopra la media al Nord Italia e parte del Centro. Il Sud Italia rispetto gli anni precedenti sarebbe sfavorito da nevicate a quote molto basse.
Con l’arrivo dell’inverno non mancherà nemmeno come ogni anno anche l’influenza, una malattia ad andamento stagionale, da non sottovalutare. La vera influenza si manifesta con febbre alta oltre i 38 gradi, dolori osteoarticolari/muscolari insieme a tosse, raffreddore naso che cola e mal di gola. In assenza di complicanze, dura in media 4-5 giorni ma può protrarsi fino ai 7 giorni.
Secondo gli esperti, l’influenza stagionale 2019/2020 sarà più aggressiva e rischiosa e dovrebbe arrivare entro fine novembre. I nuovi ceppi virali sono già presenti nel nostro paese, ma l’epidemia esploderà solo con il freddo. Si tratta di due nuove varianti dei virus H3N2 e H1N1 che, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, comportano sintomi più acuti ed un più alto rischio di complicazioni.