K metro 0 – Hong Kong – Dopo una giornata di violenze in cui la polizia ha sparato a un manifestante e un uomo è stato dato alle fiamme., il leader di Hong Kong, Carrie Lam, ha annunciato che utilizzerà “tutti i mezzi a propria disposizione” per fermare le proteste che hanno messo a soqquadro la città negli ultimi cinque mesi.

Le parole di Lam probabilmente alimenteranno ancora di più le speculazioni sugli interventi legali e della polizia che verranno presi nei prossimi giorni. “Non voglio scendere nei dettagli ma voglio che sia chiaro che metterò in campo tutti i mezzi in mio potere per mettere fine alle violenze che stanno avvenendo a Hong Kong il prima possibile”, ha dichiarato agli organi di stampa e ha aggiunto inoltre che le concessioni politiche tanto agognate dai dimostranti non avverrano : “Se ci sono ancora speranze che con un’escalation di violenza si ottenga la soddisfazione delle richieste politiche da parte del governo, voglio essere franca: non succederà”. Carrie Lam ha definito i manifestanti “nemici del popolo” e ha ribadito come le loro azioni abbiano di gran lunga superato le loro richieste. A seguito delle sue dichiarazioni, gli scontri tra la polizia e dimostranti sono continuati nella notte, con alcuni veicoli dati alle fiamme e un incrocio del quartiere Mongkok completamente bloccato. Un tassista è stato portato via da un’ambulanza con gravi ferite alla testa, anche se non è chiaro come sia potuto succedere. La situazione andrà peggiorando sempre di più, dopo che uno studente universitario è morto a seguito delle ferite riportate dopo esser caduto da un piano a un altro di un parcheggio in un’area in cui la polizia stava usando gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti in una delle prime proteste.

Intanto il Partito Comunista cinese potrebbe emanare delle norme antisovversione nel territorio finora accantonato, vista la forte opposizione dell’opinione pubblica. Sono state smentite poi le voci riguardanti un possibile sollevamento dall’incarico di Lam il prossimo anno. Il partito ha già dichiarato la scorsa settimana che il sistema di nomina e destituzione del leader di Hong Kong e degli alti funzionari verrà perfezionato. I listini europei e quelli asiatici, nel frattempo, sono stati influenzati particolarmente dagli scontri di Hong Kong – soprattutto dal fatto che la polizia ha cominciato a sparare sulla folla- e dalle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump sulle trattative commerciali con la Cina. Per quanto riguarda Milano il FTSE MIB è sceso di dello 0,19%, similmente è avvenuto Francoforte (-0,23%), mentre Parigi è passata in positivo (+0,07%). Madrid, nonostante l’esito delle elezioni non abbia portato solide certezze, è riuscita ad azzerare le perdite in fase di chiusura (-0,06%). Il tycoon, nel fine settimana, ha sottolineato come i negoziati stiano procedendo ‘molto bene’ e come la notizia sulla cancellazione reciproca dei dazi come base di partenza per un accordo non sia esatta. Washington non firmerà un’intesa del genere. Gli investitori comunque continuano a monitorare il dialogo tra le parti, in attesa di sviluppi più concreti.