K metro 0 – Bruxelles – Il sistema dell’IVA dell’UE si doterà di nuovi strumenti per contrastare le frodi nel settore del commercio elettronico a seguito delle nuove norme concordate oggi dagli Stati membri. L’accordo odierno prevederà per la prima volta che i dati pertinenti sugli acquisti online siano messi a disposizione delle autorità antifrode
K metro 0 – Bruxelles – Il sistema dell’IVA dell’UE si doterà di nuovi strumenti per contrastare le frodi nel settore del commercio elettronico a seguito delle nuove norme concordate oggi dagli Stati membri. L’accordo odierno prevederà per la prima volta che i dati pertinenti sugli acquisti online siano messi a disposizione delle autorità antifrode nell’ambito della lotta contro la frode IVA nel settore, stimata nell’UE a circa 5 miliardi di € all’anno.
Ulteriori decisioni adottate oggi in materia di IVA dai ministri delle finanze dell’UE contribuiranno a ridurre la burocrazia per le PMI e semplificheranno la normativa sull’IVA e sulle accise applicabile alle forze armate degli Stati membri dell’UE.
“Grazie al flusso continuo di proposte presentate via via nel corso degli ultimi cinque anni, questa Commissione ha ottenuto risultati eccellenti che hanno contribuito a semplificare il sistema dell’IVA dell’UE, riducendo le possibilità di frode e facilitando la vita alle imprese che operano nella legalità. È chiaro che gli Stati membri sono unanimi quando si tratta di questi obiettivi e spero che questo slancio possa tradursi in una riforma profonda di tutta la normativa alla base del sistema“, ha dichiarato Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane.
Dati relativi al pagamento dell’IVA per la lotta contro la frode nel settore del commercio elettronico
Le nuove norme concordate oggi rafforzeranno la capacità degli Stati membri di contrastare la frode IVA nel commercio elettronico garantendo agli esperti antifrode negli Stati membri dell’UE l’accesso ai dati pertinenti sull’IVA detenuti da intermediari di pagamento quali i fornitori di carte di credito e di carte di debito diretto, che facilitano più del 90 % degli acquisti online nell’UE. In pratica, i prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti a fornire alle autorità degli Stati membri determinati dati di pagamento relativi alle vendite transfrontaliere; gli specialisti antifrode (la rete “Eurofisc”) potranno quindi accedere a tali dati e analizzarli.
I venditori online dell’UE e non dell’UE saranno quindi identificabili in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di IVA.
Disposizioni analoghe in vigore in alcuni Stati membri e in altri paesi hanno già dimostrato come tale cooperazione possa contribuire concretamente alla lotta contro la frode nel settore del commercio elettronico. Le nuove norme dovranno ora essere confermate dal Parlamento europeo prima di entrare in vigore nel gennaio 2024.
Norme IVA più semplici per le PMI
I ministri delle finanze dell’UE hanno inoltre raggiunto un accordo politico sull’aggiornamento delle norme speciali sull’IVA già esistenti per le PMI dell’UE, con l’obiettivo di offrire maggiori opportunità per le attività transfrontaliere. Il nuovo regime dovrebbe ridurre la burocrazia e gli oneri amministrativi per le piccole imprese e creare condizioni di parità per le stesse, indipendentemente dal luogo in cui sono stabilite nell’UE; verrebbero così eliminati gli approcci differenziati all’interno dell’UE, che determinano variazioni delle soglie per beneficiare dell’esenzione IVA.
La nuova normativa stabilirà una soglia uniforme di fatturato nazionale di 85 000 € per le imprese che operano solo all’interno del proprio Stato membro e una soglia di fatturato a livello UE di 100 000 € per le PMI che operano a livello transfrontaliero per poter beneficiare di un’esenzione in un altro Stato membro. Le PMI che rispondono a tali requisiti potranno avvalersi di ulteriori semplificazioni per adempiere agli obblighi IVA quali la registrazione e la dichiarazione. Il nuovo regime IVA migliorato per le PMI dovrebbe entrare in vigore nel gennaio 2024.
Semplificazioni dell’IVA per le forze armate degli Stati membri
La Commissione europea ha inoltre accolto con favore l’accordo odierno sulle misure di esenzione fiscale volte ad agevolare gli sforzi di difesa comune nel contesto della politica di sicurezza e di difesa comune dell’UE (PSDC). Le nuove norme esenteranno le forniture alle forze armate dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) e dalle accise quando tali forze sono dispiegate al di fuori del loro Stato membro e partecipano a uno sforzo di difesa europeo.