K metro 0/Jobsnews – Abruzzo – Tanta paura, ma per fortuna nessun danno. Una scossa di Terremoto di magnitudo 4.4 ha fatto tremare la terra al confine tra Lazio e Abruzzo, tra le province di Frosinone e quella dell’Aquila. La profondità stimata è quella di 14 km, mentre le località più interessate sono state Balsorano, Pescosolido e
K metro 0/Jobsnews – Abruzzo – Tanta paura, ma per fortuna nessun danno. Una scossa di Terremoto di magnitudo 4.4 ha fatto tremare la terra al confine tra Lazio e Abruzzo, tra le province di Frosinone e quella dell’Aquila. La profondità stimata è quella di 14 km, mentre le località più interessate sono state Balsorano, Pescosolido e Sora. Il sisma è stato avvertito chiaramente anche a Roma e Napoli, non solo nelle zone di periferia ma anche in quelle del centro, facendo scatenare il panico nella popolazione con numerose chiamate anche al 118 e gente in strada. Dalla protezione civile arrivano rassicurazioni, “non sono stati registrati danni a persone o cose”, come conferma il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, intanto, ha attivato le proprie unità di crisi per la verifica dei danni e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato dal sisma.
Intanto domani nei centri colpiti dalla scossa le scuole saranno chiuse. Si tratta della maggior parte dei comuni della ciociaria, come Sora, Cassino, Arpino e Isola del Liri. Come del resto a Balsorano, soggetto a uno sciame sismico da questa notte. Conseguenze anche sul traffico ferroviario che, dalle 18.40 sulle linee Sulmona – Avezzano, Roccasecca – Avezzano e fra Ceprano e Cassino (linea Roma – Cassino), è sospeso, in via precauzionale. Sulla linea AV Roma – Napoli, per lo stesso motivo, i treni già in viaggio sono stati soggetti a limitazione di velocità, mentre altri convogli hanno percorso un itinerario alternativo via Formia. La zona del terremoto è caratterizzata da pericolosità molto alta, come testimoniato anche dai forti terremoti avvenuti in passato. L’evento sismico storico più prossimo all’area dell’evento odierno è quello del 1654, per il quale si è stimata una magnitudo pari a 6.4. A nord e a sud sono avvenuti in passato altri forti terremoti, come quello del 1915 nella zona della Marsica, e nel 1349 al confine tra Lazio e Molise.
Il sindaco di Sora, in provincia di Frosinone, Roberto De Donatis, ha disposto “la chiusure di tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido e le scuole private, per l’intera giornata di domani, con sospensione di ogni attività didattica e amministrativa” con un’ordinanza firmata oggi. Il provvedimento è stato adottato dopo la forte scossa di terremoto di oggi, dopo la quale “si è creato panico tra la popolazione e si registrano diverse segnalazioni di distacco intonaco dalle abitazioni”. Il consigliere subdelegato alla Pubblica Istruzione del Comune di Anagni (Frosinone), Riccardo Ambrosetti, i tecnici comunali e i volontari della Protezione Civile sono impegnati nei sopralluoghi in tutti gli istituti scolastici della città per verificare eventuali danni dopo il terremoto di stasera in Abruzzo. “Stiamo facendo i sopralluoghi necessari. Prima di emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole – ha detto Ambrosetti -, l’Amministrazione comunale intende avere alla mano dati oggettivi su eventuali danni alle strutture”.
Anche dalla Svizzera la terra continua a tremare in Vallese: alle 19.35 il Servizio sismico svizzero (SED) del Politecnico di Zurigo ha registrato una scossa di magnitudo 3,4 con epicentro a 7 chilometri a sud-est del passo del Sanetsch. Si tratta della più forte degli ultimi giorni. Negli ultimi giorni sono stati registrati diversi piccoli sismi in Vallese. Complessivamente dalla notte fra lunedì e martedì sono state registrate oltre 100 scosse, di cui 12 con magnitudine pari o superiore a 2,5, in particolare fra Sion e Sierre, che hanno potuto essere avvertite dalla popolazione.
I terremoti più forti, di valori fra 3,0 e 3,3, sono stati sentiti anche nell’Oberland bernese. Una tale concentrazione di eventi sismici è piuttosto inabituale in Svizzera, sottolinea il SED.