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Usa. Ambasciatore per l’Ue Sondland cambia la propria deposizione su impeachment

Usa. Ambasciatore per l’Ue Sondland cambia la propria deposizione su impeachment

K metro 0 – Washington – La Casa Bianca nella giornata di martedì ha dichiarato che le due trascrizioni pubblicate martedì “dimostrano ancor di più l’insussistenza delle accuse” nella procedura di impeachment. Proprio in questi giorni, infatti, la Camera sta rendendo pubbliche alcune deposizioni concesse nei giorni scorsi all’interno dell’indagine che stanno portando avanti i

K metro 0 – Washington – La Casa Bianca nella giornata di martedì ha dichiarato che le due trascrizioni pubblicate martedì “dimostrano ancor di più l’insussistenza delle accuse” nella procedura di impeachment. Proprio in questi giorni, infatti, la Camera sta rendendo pubbliche alcune deposizioni concesse nei giorni scorsi all’interno dell’indagine che stanno portando avanti i Democratici. Si tratta di centinaia di pagine contenenti le dichiarazioni di due alti diplomatici: Kurt Volker, ex ambasciatore in Ucraina, e Gordon Sondland, ambasciatore Usa per l’Unione europea. Entrambi hanno parlato per ore a porte chiuse della richiestdel presidente Donald Trump all’Ucraina di reperire informazioni su Joe Biden e sui Democratici. Le pressioni sono arrivate nel momento in cui la Casa Bianca ha sospeso gli aiuti militari all’alleato dell’est Europa. I Democratici dicono si tratti di un quid pro quo inappropriato mentre Trump ha sempre affermato di non aver fatto nulla di male. Altri testimoni incontreranno gli ispettori questa settimana, tra questi il ministro dell’Energia, Rick Perry, e l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton. Non è ancora chiaro se i due si presenteranno.

Gordon Sondland ha rettificato ieri la propria deposizione agli ispettori della Camera che stanno portando avanti le interrogazioni per la procedura di impeachment. I legali di Sondland hanno concesso una nuova dichiarazione dove vengono aggiornati alcuni punti chiave di quella fornita il mese scorso. Nella nuova versione, l’ambasciatore spiega che la sua memoria è stata aiutata dalle testimonianze rilasciate nelle scorse settimane da altre due figure chiave all’interno del processo.  In particolare, Sondland ha dichiarato di essersi ricordato di una conversazione a Varsavia con un assistente del presidente Ucraino, dove si è parlato del fatto che il ripristino degli aiuti militari non sarebbe avvenuto fino a che l’Ucraina non avesse pubblicato una nota sull’anticorruzione.

La segretaria della comunicazione, Stephanie Grisham, ha spiegato che all’interno della deposizione non si è riusciti ad identificare “nessuna fonte certa” che possa provare che Sondland sia venuto a conoscenza a settembre del legame tra gli aiuti all’Ucraina e la promessa dell’apertura di un’indagine sulla corruzione nel Paese. Grisham ha ribadito che “nessun titolo di giornale, che nei mesi scorsi hanno tentato di influenzare la narrativa dei fatti, cambierà il fatto che il Presidente non abbia fatto nulla di male”. Il senatore Repubblicano Mitch McConnel, intanto, ha sottolineato come il procedimento non andrà ad intaccare probabilmente Trump e non lo farà rimuovere dal proprio incarico, almeno sulla base delle informazioni trapelate finora. Martedì parlando ai media nazionali ha detto: “Ad oggi non credo ci siano possibilità che la procedura di impeachment vada in porto”. Serviranno due terzi del senato per condannare un presidente e rimuoverlo dal proprio incarico, ciò significa che almeno 20 Repubblicani dovrebbero votare a favore se verrà messo sotto accusa dalla Camera controllata dai democratici. McConnell ha aggiunto: “Quanto tempo vuole prendersi il Senato per decidere?”, evidenziando come i candidati presidenziali democratici – sei sono senatori – dovrebbero occuparsi piuttosto delle proprie campagne elettorali in Iowa e New Hampshire.

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