K metro 0 – Roma – Per la ministra dell’interno Luciana Lamorgese che rassicura: “non siamo di fronte ad alcuna invasione: basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018″. La ministra riconosce che a settembre c’è stato un aumento degli arrivi, “ma è riconducibile soprattutto
K metro 0 – Roma – Per la ministra dell’interno Luciana Lamorgese che rassicura: “non siamo di fronte ad alcuna invasione: basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018″. La ministra riconosce che a settembre c’è stato un aumento degli arrivi, “ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo“.
La nave Alan Kurdi arriverà quindi per le 8 di domani mattina nel porto di Taranto che è stato assegnato all’imbarcazione della Ong Sea Eye come porto di sbarco da parte del Viminale. A bordo della nave ci sono 88 migranti di diverse nazionalità soccorsi in mare a nord ovest di Zuara, in Libia, il 26 ottobre. Tre di loro erano in condizioni di salute precarie e sono stati subito sbarcati. Per gli altri, invece, l’odissea è durata 7 giorni. In base all’accordo raggiunto a Malta, il Viminale ha fatto sapere che la Germania e la Francia accoglieranno 60 migranti, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2. Intanto, un altro salvataggio è stato effettuato “tra ieri sera e stamattina, circa 200 persone in pericolo sono state salvate in acque internazionali e sono ora a bordo del mercantile Asso 30, battente bandiera italiana. La Guardia costiera è informata. Le persone sono scappate dalla Libia e devono essere portate in salvo in Europa!”. Lo scrive su Twitter Alarm Phone.
L’Italia ha chiesto al governo di Tripoli una commissione per modificare il Memorandum d’intesa sui migranti. Lo rendono noti fonti di governo. In particolare, le richieste verteranno sul rispetto dei diritti umani nei centri di accoglienza dei migranti irregolari, spiegano le fonti. La Commissione affari esteri della Camera dei deputati avvierà poi nelle prossime settimane una serie di audizioni sulla Libia per produrre una risoluzione da sottoporre al governo in merito alla modifica del Memorandum Italia-Libia, che scade oggi e che sarà rinnovato per altri tre anni con entrata in vigore a febbraio 2020. Lo riferisce la deputata Yana Chiara Ehm su Facebook. “Una modifica con precise nuove condizioni nel testo è fondamentale e senza dubbio alcuno necessario”, ha osservato la parlamentare del Movimento 5 Stelle. “Le violazioni dei diritti umani, le vessazioni, torture, uccisioni sono in alcun modo accettabili e rinnovare il testo cosi com’è vorrebbe semplicemente dire che accettiamo queste atrocità”. I punti fondamentali della risoluzione, ha spiegato Ehm, riguarderanno la gestione dei campi governativi da parte delle Nazioni Unite; la chiusura immediata dei centri di detenzione e la presenza degli enti internazionali sino alla chiusura; la preparazione di piani di evacuazione attraverso canali umanitari europei e/o rimpatri volontari nei paesi di origine; il rafforzamento e controllo della Guardia costiera libica; il rafforzamento delle municipalità per una maggiore stabilita’ del paese. La replica delle autorità libiche. “Quando riceveremo le proposte, le verificheremo in base agli interessi libici” dichiara il portavoce del ministero degli Esteri di Tripoli, Mohammed al Qablawi, in relazione alla modifica di due articoli del Memorandum d’intesa sui migranti, chiesta dall’Italia. “Convocheremo una commissione che si occuperà della valutazione delle proposte italiane – aggiunge al Qablawi – e, sulla base degli esiti di questa, decideremo come proseguire nell’intesa”.