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Bce. Inizia il nuovo corso con Christine Lagarde ma la crescita nell’Euro-zona è a rilento

Bce. Inizia il nuovo corso con Christine Lagarde ma la crescita nell’Euro-zona è a rilento

K metro 0 – L’economia europea sta andando a rilento e gli altri funzionari della Banca centrale europea si stanno scontrando su quale possa essere la politica migliore per invertire la rotta, visto che esiste l’ipotesi che nessuno strumento serva a questo punto. Tanti temi sul tavolo per Christine Lagarde che si insedia oggi come

K metro 0 – L’economia europea sta andando a rilento e gli altri funzionari della Banca centrale europea si stanno scontrando su quale possa essere la politica migliore per invertire la rotta, visto che esiste l’ipotesi che nessuno strumento serva a questo punto.

Tanti temi sul tavolo per Christine Lagarde che si insedia oggi come nuova presidente della Bce. L’ex guida del Fondo Monetario internazionale prende il posto di Mario Draghi, che ha cercato di tenere insieme l’unione monetaria dei Paesi che utilizzano l’euro durante la crisi finanziaria. Nonostante la situazione sia sicuramente migliorata, le incertezze globali stanno influenzando l’andamento dell’economia Europea. La crescita ha assunto un ritmo molto lento nel terzo trimestre, caratterizzata di alti e bassi a causa delle dispute commerciali e della Brexit. Al contempo, i dati riguardanti l’inflazione – ancora debole – rendono le prospettive future meno rosee e Lagarde dovrà trovare soluzioni nuove.

L’agenzia statistica Eurostat ha svelato giovedì che l’economia è cresciuta dello 0,2 % nell’ultimo trimestre rispetto all’ultimo. I Paesi dell’euro stanno risentendo dell’incertezza che proviene dal Regno Unito, e dalle modalità di uscita dall’Unione europea ma non solo, anche le schermaglie commerciali tra Stati Uniti e Cina si stanno ripercuotendo sull’andamento complessivo. La presidente della Bce mercoledì ha fatto eco alla richiesta di Draghi ai governi di aumentare la spesa in infrastrutture che possano garantire la crescita economica, senza lasciare tutto in mano alle banche centrali. La Germania, nelle scorse settimane, ha insistito sulle eccedenze di bilancio: “Dopo la crisi del 2008 abbiamo lavorato tutti insieme e le nazioni… hanno fatto la loro parte. Ma da allora… molti Paesi hanno spazio sul proprio budget ma non si sono impegnate. Tra queste ci sono la Germania, i Paesi Bassi e altri”, ha dichiarato Lagarde a RTL radio che poi ha aggiunto: “Coloro i quali hanno margini di manovra dovrebbero utilizzare le eccedenze per investire in infrastrutture, in   educazione e innovazione”. Il piano di Draghi di acquisto di circa 20 miliardi di euro al mese in titoli di stato continuerà a sostenere i costi dei prestiti per aziende e governi. Tuttavia, a un certo punto non ci saranno abbastanza da acquistare. La Bce si è per questo auto-imposta un limite, non comprerà più di un terzo del debito di ogni governo ma non è ancora chiaro se avverranno ulteriori tagli ai tassi d’interesse.

Nel frattempo, i mercati azionari giovedì hanno chiuso in ribasso visti i dati sul rallentamento della crescita economica in Europa e Asia.  Anche Wall Street ha risentito della situazione ma le dichiarazioni del presidente Trump sulla buona riuscita delle trattative con la Cina hanno tamponato le perdite. Le parti, infatti, sono al lavoro per definire la sede dove verrà firmato l’accordo. Per quanto riguarda il mercato monetario, l’euro si assesta sull’ 1,11 dollari e vale 1,1148, rispetto allo yen vale invece 120,485. Il rapporto dollaro/yen è a 108,05.

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