K metro 0 – Bruxelles – La parità salariale ancora non c’è, Le donne dell’Unione europea continuano a guadagnare in media il 16% meno degli uomini, il che rappresenta un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente (16,2%). In Italia le donne guadagnano in media il 5% in meno degli uomini, una differenza molto più bassa rispetto alla media europea che si
K metro 0 – Bruxelles – La parità salariale ancora non c’è, Le donne dell’Unione europea continuano a guadagnare in media il 16% meno degli uomini, il che rappresenta un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente (16,2%). In Italia le donne guadagnano in media il 5% in meno degli uomini, una differenza molto più bassa rispetto alla media europea che si attesta al 16%. È quanto emerge dai dati pubblicati dalla Commissione europea a pochi giorni dalla Giornata europea per la parità retributiva, che ricorrerà il 4 novembre, quando simbolicamente le donne smetteranno di essere pagate meno rispetto ai loro colleghi uomini per lo stesso lavoro.
La differenza salariale più alta tra uomini e donne in Europa si registra in Estonia (25,6%), Repubblica Ceca (21,1%) male la Germania al (21%). Mentre la più bassa è in Romania (3,5%), Italia e Lussemburgo (5%), seguite dal Belgio (6%). Il divario retributivo di genere, avverte però la Commissione, «non è un indicatore delle disparità di lavoro complessive tra uomini e donne» poiché dove «il tasso di occupazione femminile è basso, il divario tende a essere inferiore alla media». Un alto gap, inoltre, contraddistingue «di solito un mercato del lavoro in cui le donne sono più concentrate» in alcuni settori, oppure lavorano part-time. – aggiungono – «il 64% degli europei si è dichiarato favorevole alla pubblicazione delle retribuzioni medie per tipo di impiego e per sesso nella sua impresa. La trasparenza retributiva, assieme ad altre soluzioni come una ripartizione più equa delle responsabilità familiari tra uomini e donne (resa possibile dalla nuova direttiva dell’UE sul congedo parentale e per i prestatori di assistenza) ci aiuterebbe a intervenire sulle cause profonde della disparità retributiva tra uomini e donne. […] Dobbiamo continuare a batterci contro la disparità retributiva tra uomini e donne allo scopo di ottenere una manodopera più efficace e una società più equa»
La Responsabilità dell’Unione europea è «la trasparenza retributiva», hanno detto il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, e le commissarie Marianne Thyssen e Vera Jourova, sottolineando la volontà della neopresidente eletta Ursula von der Leyen di voler introdurre misure vincolanti in questo senso nei primi cento giorni del suo mandato.