K metro 0 – Ankara – Inizieranno venerdì i pattugliamenti militari congiunti di Turchia-Russia nella zona nord-est fino a 10 km entro il territorio siriano, precisamente tra Tal Abyad e Ras al Ayn, territorio già passato sotto il controllo turco con l’operazione militare “Fonte di Pace”. Una delegazione militare di Mosca è giunta in Turchia il 29 ottobre
K metro 0 – Ankara – Inizieranno venerdì i pattugliamenti militari congiunti di Turchia-Russia nella zona nord-est fino a 10 km entro il territorio siriano, precisamente tra Tal Abyad e Ras al Ayn, territorio già passato sotto il controllo turco con l’operazione militare “Fonte di Pace”.
Una delegazione militare di Mosca è giunta in Turchia il 29 ottobre per coordinamento l’operazione concordata a Sochi la scorsa settimana tra i presidenti Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin. Lo ha detto lo stesso Erdogan ad Ankara, in un discorso davanti al gruppo parlamentare del suo partito, avvertendo che la Turchia “risponderà nel modo più duro ad ogni attacco” che dovesse giungere dalle milizie curde. “Se necessario, espanderemo la nostra zona di sicurezza”, ha aggiunto Erdogan.
Ieri il ministero della difesa di Ankara ha confermato la conclusione dei colloqui con la delegazione militare di Mosca, giunta in Turchia per preparare i pattugliamenti.
La Turchia ha catturato 18 soldati dell’esercito di Damasco nel corso di un’operazione militare contro le milizie curde nel nord della Siria e sta ora trattando con la Russia sul loro possibile rilascio. Lo ha detto il ministro della Difesa di Ankara, Hulusi Akar, durante un’ispezione delle truppe nella provincia frontaliera di Sanliurfa.Il ministro non ha precisato quando, né in che circostanze siano stati catturati i soldati siriani. Due dei militari del regime di Bashar al Assad, ha aggiunto Akar, sono feriti.
I soldati vengono ora trattenuti a Ras al Ayn, nella zona di sicurezza turca creata nel nord della Siria dopo l’offensiva. Nei giorni scorsi l’Osservatorio siriano per i diritti umani aveva riferito di “violenti scontri” tra le truppe turche e quelle siriane.
Il 29 di ottobre è scaduto il termine della tregua di 150 ore concordata da Turchia e Russia per consentire il ritiro completo delle milizie curde nel nord della Siria, ad almeno 30 km di distanza dalla frontiera turca. Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha detto che fino a ieri sera il ritiro non si era “ancora completato”. Se non avvenisse in tempo, Ankara avverte di essere pronta a riprendere la sua
offensiva.