K metro 0 – Bruxelles – Oggi la Commissione europea ha pubblicato una relazione che valuta i metodi usati dagli Stati membri per identificare le organizzazioni pubbliche e private che devono adottare misure di cibersicurezza e segnalare gli incidenti informatici gravi. Queste organizzazioni, spesso chiamate “operatori di servizi essenziali”, operano in settori cruciali dell’economia e della società
K metro 0 – Bruxelles – Oggi la Commissione europea ha pubblicato una relazione che valuta i metodi usati dagli Stati membri per identificare le organizzazioni pubbliche e private che devono adottare misure di cibersicurezza e segnalare gli incidenti informatici gravi. Queste organizzazioni, spesso chiamate “operatori di servizi essenziali”, operano in settori cruciali dell’economia e della società quali la sanità, i trasporti, l’energia, le infrastrutture finanziarie, l’approvvigionamento idrico, ecc. e devono essere particolarmente resilienti agli attacchi informatici.
“Le norme UE sulla cibersicurezza sono fondamentali per tutelare le nostre economie e i nostri cittadini contro le minacce informatiche. La relazione pubblicata oggi è una tappa cruciale per rafforzare la resilienza informatica nei settori più critici. Individuare i fornitori di servizi essenziali negli Stati membri significa tutelare e difendere meglio infrastrutture importanti come gli ospedali e i sistemi di trasporto contro le minacce informatiche transfrontaliere, garantendo così il corretto funzionamento del mercato interno e proteggendo la vita quotidiana di tutti i cittadini.“ ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, ha dichiarato
La relazione valuta se le metodologie utilizzate per identificare gli operatori di servizi essenziali sono coerenti in tutti gli Stati membri e formula raccomandazioni su come allinearle al meglio per garantire che tutte le entità critiche dei diversi settori e dell’UE abbiano un livello elevato di resilienza informatica analogo.