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Bulgaria, amministrative: exit poll si conferma il partito conservatore

Bulgaria, amministrative: exit poll si conferma il partito conservatore

K metro 0 – Sofia – L’affluenza alle urne è stata scarsa, si è attestata al 44% degli elettori. Stando ai primi exit poll delle elezioni amministrative, svoltesi oggi in Bulgaria, per la prima volta da anni ci sarà con ogni probabilità il ballottaggio, domenica prossima, per il sindaco della capitale Sofia. Su una popolazione

K metro 0 – Sofia – L’affluenza alle urne è stata scarsa, si è attestata al 44% degli elettori.

Stando ai primi exit poll delle elezioni amministrative, svoltesi oggi in Bulgaria, per la prima volta da anni ci sarà con ogni probabilità il ballottaggio, domenica prossima, per il sindaco della capitale Sofia. Su una popolazione di circa 7,2 milioni di abitanti, alle urne sono chiamati poco più di 6,2 milioni di bulgari, dei quali circa 700 mila residenti all’estero. I candidati a sindaco e consigliere comunale sono più di 36 mila in totale. Sono in corsa 66 formazioni politiche, di cui 59 partiti e 7 coalizioni.

L’attuale sindaco Yordanka Fandakova, che puntava al quarto mandato come esponente del partito conservatore Gerb al governo, avrebbe raccolto il 34,7% dei voti, ovvero meno del 50% più un voto. Il suo principale rivale, l’ex difensore civico nazionale Maya Manolova che gode del sostegno del Partito socialista bulgaro (Bsp) schierato all’opposizione, ha ottenuto il 24,6 dei voti.

A parte questa novità, Gerb – stando agli exit poll – avrebbe riconfermato le sue posizioni a livello nazionale, seguito dal Partito socialista bulgaro (Bsp). Nelle grandi città Plovdiv e Burgas i candidati del Gerb hanno vinto al primo turno.

Nella quinta delle cinque grandi città, Rousse sul Danubio, la candidata al GERB Diana Ivanova ha ottenuto il 26,1% contro il più forte 32,5% del candidato PSP Pencho Milkov. Il GERB aveva vinto le elezioni sindacali di Rousse nel 2015 al primo turno, con un candidato diverso, Plamen Stoilov.

Alle 16:00 sono state segnalate 153 violazioni, tra cui 89 relative al processo elettorale, 26 violazioni dei diritti elettorali, 34 per campagne elettorali nel giorno delle elezioni e quattro che coinvolgono l’acquisto di voti.

Il procuratore generale Sotir Tsatsarov ha chiesto e ottenuto dalla Commissione elettorale centrale il permesso di iniziare i procedimenti preliminari, a sei candidati sindaco e municipale, per violazione della legge elettorale, anche per l’acquisto di voti.

Gli analisti prevedevano anche delle irregolarità, come compravendita di voto e brogli elettorali. Secondo un recente sondaggio della Gallup International, oltre 600.000 mila elettori bulgari sono propensi a vendere il proprio voto, la cifra rappresenta l’11 per cento dei bulgari chiamati alle urne. I media affermano che il prezzo di un voto di scambio potrebbe variare tra 50 e 200 lev (25-100 euro). Secondo la Gallup, i più propensi a vendere il proprio voto sarebbero “i poveri e i meno istruiti”.

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