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Roma, municipalizzate in sciopero, il dramma per i cittadini

Roma, municipalizzate in sciopero, il dramma per i cittadini

K metro 0 – Roma – Sciopero generale in tutta Italia, dai trasporti fino alla raccolta rifiuti e alla giustizia. La protesta proclamata dai sindacati per tutte le categorie pubbliche e private. Al centro l’alleggerimento dei carichi di lavoro, la cancellazione di Jobs Act e legge Fornero e l’aumenti dei salari. A Roma, la situazione tra manifestazioni e blocco totale di

K metro 0 – Roma – Sciopero generale in tutta Italia, dai trasporti fino alla raccolta rifiuti e alla giustizia. La protesta proclamata dai sindacati per tutte le categorie pubbliche e private. Al centro l’alleggerimento dei carichi di lavoro, la cancellazione di Jobs Act e legge Fornero e l’aumenti dei salari.

A Roma, la situazione tra manifestazioni e blocco totale di tutte le partecipate, il dramma per i cittadini e turisti è alle stelle: scuole chiuse, servizi bloccati, mezzi a singhiozzo e pendolari in attesa alle fermate da ore. I sindacati in piazza esultano per la vasta adesione mentre la cittadinanza “piange” l’ennesimo venerdì nero per lo sciopero di trasporti e servizi pubblici/privati.

Cgil, Cisl, Uil e Ugl si radunano per “fermare il degrado di Roma” e protestare contro la gestione di una amministrazione che ha “abbandonato la città a se stessa”. Michele Azzola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio chiede l’intervento del Governo per la città, “un tavolo serio per il rilancio, non il mantello di Batman”, incalza, in riferimento alla proposta di conferire poteri speciali al sindaco fatta pochi giorni fa da Di Maio. Ma la sindaca non ci sta e attacca su Twitter: “Una minoranza di sindacalisti prova a tenere in ostaggio una città di 3 milioni di abitanti: di lavoratori, di madri e padri che ogni giorno accompagnano i propri figli a scuola, di studenti e pendolari. La maggioranza dei cittadini è stanca di scioperi ingiustificati”. L’intervento viene letto col megafono nel bel mezzo del sit-in e la piazza si infuoca: “Dimissioni, dimissioni, vergogna”, gridano rappresentanti sindacali e comuni cittadini, alcune migliaia secondo gli organizzatori. È la scintilla che fa vacillare l’asse M5s-Pd, con Luigi Di Maio che scende in campo a difesa della sindaca pentastellata e attacca a sua volta i sindacati.

Per i dem “anziché parlare di un manipolo di sindacalisti che tengono in ostaggio la città” la Raggi dovrebbe leggere in questa giornata di mobilitazione “una palese bocciatura dei romani nei confronti della sua fallimentare amministrazione”. Intanto i romani vivono una giornata campale e devono fare i conti anche con lo sciopero generale indetto da alcune sigle di base nei trasporti. Nel dettaglio, Atac dà in mattinata questa situazione: Metro A (lievi riduzioni di corse); Metro B/B1 (attiva); Metro C (ultima partenza alle 8.30 poi chiusura); Roma-Lido (ultima partenza alle 8.30 poi chiusura); Roma-Viterbo Urbano (attiva con riduzione di corse); Extraurbano (attiva); Termini-Centocelle (attiva con riduzione di corse). Per quanto riguarda gli autobus, cancellazioni di corse/soppressione di linee. L’Agenzia Roma servizi per la mobilità rende noto poi che l’adesione del personale Atac, in mattinata, è stata del 29,3%. I disagi hanno anche riguardato la scuola per l’agitazione dei sindacati di base e la giustizia per la mobilitazione degli avvocati. Poi ci sono i numeri snocciolati dai sindacalisti in piazza che riguardano la protesta dei lavoratori delle partecipate: “In Ama al primo turno siamo al 75%, in Roma metropolitane al 90%, la maggioranza degli asili comunali sono chiusi”. Come del resto, fa notare il segretario della Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, “sono tutti chiusi i centri informativi per i turisti”. A protestare davanti al Comune ci sono anche esponenti del Pd, come il capogruppo dem capitolino, Giulio Pelonzi, che sottolinea: “Oggi in piazza non ci sono solo i lavoratori e i sindacati, ma tutte le forze politiche e tanti cittadini romani. Tutti gridano le stesse parole: Raggi dimettiti. In piazza c’è tutto il centrosinistra, dal Pd a Ciaccheri, Fassina, Peciola. Siamo tutti qui con unità ed entusiasmo, pronti a costruire un progetto alternativo contro la Lega e la Giunta Raggi”. Il messaggio è chiaro.

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