K metro 0 – Strasburgo – Il futuro delle api sembra fuori pericolo: la Commissione europea, sulla base delle conclusioni espresse dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), ha annunciato che non rinnoverà l’autorizzazione per l’uso del thiacloprid, l’insetticida cosiddetto “ammazza api”. Il Parlamento ha bocciato la proposta della Commissione UE (sostenuta da 16 Stati
K metro 0 – Strasburgo – Il futuro delle api sembra fuori pericolo: la Commissione europea, sulla base delle conclusioni espresse dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), ha annunciato che non rinnoverà l’autorizzazione per l’uso del thiacloprid, l’insetticida cosiddetto “ammazza api”. Il Parlamento ha bocciato la proposta della Commissione UE (sostenuta da 16 Stati membri) sulle nuove linee guida per la valutazione dei rischi connessi ai fitofarmaci. L’insetticida potrà essere utilizzato fino ad aprile 2020, dopo il suo impiego in agricoltura sarà vietato in tutta Europa.
L’assemblea plenaria dell’Europarlamento ha respinto la bozza di regolamento della Commissione Ue. Con 533 voti a favore, 100 astenuti e 67 contrari, la grande maggioranza degli eurodeputati ha giudicato le disposizioni previste dall’Esecutivo Ue troppo deboli e condizionate dall’opposizione dei paesi membri. Le linee guida per la tutela delle api elaborate dall’Efsa nel 2013 sono state sempre considerate troppo rigide dagli Stati membri.
Il Parlamento europeo così ha chiesto alla Commissione di superare i contrasti interni tra i vari Stati. Quasi tutti gli eurodeputati italiani presenti hanno votato a favore, con l’eccezione dei membri del Ppe (Dorfmann, Martusciello, Milazzo, Patriciello, Salini e Tajani) e dell’ex ministro delle Politiche agricole del Pd, Paolo De Castro, che si sono astenuti. I Paesi membri hanno approvato a maggioranza qualificata la proposta della Commissione Ue di non rinnovare l’autorizzazione per il tiacloprid perché secondo nuovi dati esaminati dall’ Efsa può avere effetti tossici sulla riproduzione e per i rischi derivanti dalla concentrazione di metaboliti nelle acque di falda.
Ma che cosa è esattamente il thiacloprid? Si tratta di un insetticida sviluppato da Bayer per combattere i parassiti delle colture. La sostanza chimica fa parte della famiglia dei neonicotinoidi, composti che provocano la distruzione del sistema nervoso degli insetti agendo sui recettori nicotinici. I neonicotinoidi sono tra gli insetticidi più utilizzati al mondo e, purtroppo, non si limitano a uccidere afidi e altri parassiti delle piante. Risulta dannoso anche per la salute della fauna selvatica e dell’uomo e, per questo, le autorità nazionali degli Stati membri dell’UE avevano già previsto l’obbligo per le aziende di utilizzare prodotti alternativi dove possibile.
Nel 2018 l’Unione Europea aveva già vietato l’uso di tre sostanze pericolose per gli insetti impollinatori e in particolare l’imidacloprid, il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Sygenta. Questi pesticidi rimangono concessi solo nelle serre. Al momento, dunque, con l’esclusione del Thiacloprid, restano però altri insetticidi responsabili della moria delle api e in particolare acetamiprid, sulfoxaflor e flupyradifurone.