K metro 0 – Parigi – L’Assemblea Nazionale ha dato oggi il via libera a una sperimentazione della cannabis per uso terapeutico nel quadro dell’esame del progetto di bilancio della “Securité Sociale 2020”. “L’esperimento permetterà di vedere se è efficace per alleviare il dolore ad alcuni pazienti”, spiega Olivier Véran, in un’intervista al giornale francese
K metro 0 – Parigi – L’Assemblea Nazionale ha dato oggi il via libera a una sperimentazione della cannabis per uso terapeutico nel quadro dell’esame del progetto di bilancio della “Securité Sociale 2020”.
“L’esperimento permetterà di vedere se è efficace per alleviare il dolore ad alcuni pazienti”, spiega Olivier Véran, in un’intervista al giornale francese “20 Minuti”
“All’inizio l’ho trovato strano, ma dopo dozzine di pazienti che non erano così sollevati dalla morfina o dagli antidepressivi mi hanno riferito di questa possibile soluzione, volevo scavare. La letteratura scientifica era scarsa, sebbene l’uso della cannabis terapeutica sia una pratica comune in altri Paesi.”
E come si svolgerà questo esperimento? “Per due anni, circa 3.000 pazienti selezionati potranno richiedere una prescrizione solo agli specialisti o agli oncologi, che riceveranno una formazione specifica. Quest’ultimi lavoreranno in un ambiente ospedaliero o in un centro di riferimento. – prosegue – La cannabis terapeutica verrà consumata sotto forma di olio, tisana o fiori secchi spruzzati, sapendo che i pazienti saranno dotati di spray. Faremo quindi affidamento sull’esperienza dei pazienti.”
Questo esperimento non è forse un primo passo verso la legalizzazione della cannabis ricreativa? “La cannabis terapeutica e la cannabis ricreativa sono due soggetti completamente indipendenti -Conclude Olivier Véran – Oggi, 17 Paesi dell’Unione Europea consentono l’uso di derivati della cannabis. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto a gennaio 2019 di declassificare la cannabis dall’Allegato 4 dei narcotici, il che equivale a riconoscere l’utilità di questi prodotti a scopi medicinali. Il problema in Francia oggi è che un medico può effettuare un ordine e il paziente può acquistare il prodotto all’estero, ma se viene arrestato, sarà dichiarato fuori legge.”
I deputati hanno votato a maggioranza l’emendamento del relatore Olivier Veran (La Republique en Marche) che autorizza la sperimentazione per due anni, dopo l’ok da parte dell’Agenzia del farmaco.
Soddisfazione della sottosegretaria alla Salute, Christelle Dubos: “la sperimentazione riguarderà 3.000 pazienti in Francia e dovrà valutare l’impatto positivo dei derivati di cannabis su certe patologie”.