Gli Stati europei sono esortati a sostenere le famiglie e a rafforzare le loro capacità prima di ricorrere alla collocazione al di fuori dell’ambiente domestico K metro 0 – Bruxelles – Una dichiarazione sulla “protezione dei minori trasferiti al di fuori dell’ambiente domestico a seguito di abusi sessuali” è stata adottata a Nicosia il 18 ottobre da
Gli Stati europei sono esortati a sostenere le famiglie e a rafforzare le loro capacità prima di ricorrere alla collocazione al di fuori dell’ambiente domestico
K metro 0 – Bruxelles – Una dichiarazione sulla “protezione dei minori trasferiti al di fuori dell’ambiente domestico a seguito di abusi sessuali” è stata adottata a Nicosia il 18 ottobre da parte del Comitato di Lanzarote, l’organo del Consiglio d’Europa incaricato di assicurare l’attuazione della Convenzione per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (Convenzione di Lanzarote).
L’“assistenza al di fuori dell’ambiente domestico” si riferisce a tutti gli ambienti in cui i bambini possono essere trasferiti dalle proprie case d’origine, esclusi i collocamenti a fini educativi e i provvedimenti applicati dalla giustizia penale. Il “soggiorno in strutture di accoglienza” è una forma di assistenza alternativa in un contesto diverso da quello familiare fornita da dei professionisti retribuiti e che lavorano a turni. Il termine “istituto” designa i centri che accolgono un grande numero di minori.
Il collocamento in strutture di accoglienza o in istituti pone i bambini in una situazione di vulnerabilità e accresce il rischio che siano vittime di abusi sessuali commessi dal personale o dai volontari che si occupano di essi o da parte di altri minori che risiedono nelle stesse strutture. Una volta diventati vittime, i bambini incontrano ulteriori difficoltà nel raccontare le proprie esperienze e risentono dunque dei danni psicologici nel corso della loro infanzia e dell’età adulta.