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Londra, voto significativo: sconfitto Johnson in Parlamento

Londra, voto significativo: sconfitto Johnson in Parlamento

K metro 0/Jobsnews – Londra – La Camera dei Comuni britannica ha approvato con 322 voti a favore e 306 contrari il cosiddetto emendamento Letwin che rinvia il “voto significativo” sull’accordo tra governo e Ue sulla Brexit a dopo l’approvazione della legge attuativa dell’intesa. Ora il premier Boris Johnson è costretto a chiedere alla Ue

K metro 0/Jobsnews – Londra – La Camera dei Comuni britannica ha approvato con 322 voti a favore e 306 contrari il cosiddetto emendamento Letwin che rinvia il “voto significativo” sull’accordo tra governo e Ue sulla Brexit a dopo l’approvazione della legge attuativa dell’intesa.

Ora il premier Boris Johnson è costretto a chiedere alla Ue un rinvio della Brexit rispetto alla data del 31 ottobre. Ma il premier britannico ha detto che non negozierà un rinvio della Brexit nonostante il Parlamento abbia votato di rinviare il suo voto sull’accordo. Il leader laburista Jeremy Corbyn ha osservato: “Il parlamento ha parlato chiaro…il governo deve ora rispettare la legge. Il popolo deve avere l’ultima parola” sulla Brexit. Intanto secondo gli organizzatori un milione di persone ha partecipato alla marcia nel cuore di Londra per chiedere un secondo referendum sulla Brexit. In realtà, si è trattato di una vera e propria sconfitta per il premier Johnson, che potrebbe preludere, appunto, ad un rinvio per effettuare un secondo referendum popolare sull’uscita, richiesto a gran voce dai laburisti e soprattutto da milioni di giovani britannici. Tuttavia, Johnson ha insistito sul fatto che non sarà “negoziato un rinvio con la Ue, né la legge lo impone”, un’affermazione che contrasta in modo evidente con quanto affermato e stabilito dal Parlamento.

Per i laburisti si tratta invece di una prima vittoria politica, non solo strategica, colta immediatamente sia dal leader Jeremy Corbyn che dal ministro ombra alla Brexit. Corbyn infatti ha affermato: “il primo ministro deve rispettare la legge. Non può più usare la minaccia di un no-deal per ricattare i membri del Parlamento per il sostegno al suo accordo”. A sua volta, il ministro ombra laburista alla Brexit, Keir Starmer, si è scagliato in modo veemente contro la retorica usata dal premier Johnson. In un discorso giuridicamente fondato, Starmer ha affossato le argomentazioni di Johnson sostenendo che il suo accordo è perfino peggiore di quello della May, a partire dall’assenza di tutele legali per i diritti dei lavoratori. Secondo Starmer, “l’accordo dinanzi a questa Camera è totalmente un cattivo cattivo accordo per l’occupazione, i diritti e la qualità della vita, un pessimo accordo per la direzione futura di questo Paese – ci metterà sul cammino di un’economia e di una società completamente diversa, fatta di deregolazioni e divergenze. Se questo accordo passerà oggi sarà un enorme passo indietro per le comunità che rappresentiamo”.

Una portavoce della Commissione europea, Andreeva, ha poi affermato che spetta al governo del Regno Unito fare la prossima mossa dopo gli sviluppi del voto alla Camera dei Comuni. Ella ha affermato che “la commissione europea prende nota del voto alla Camera dei Comuni oggi del cosiddetto emendamento Letwin, il che vale a dire che l’accordo sul ritiro non sarebbe stato messo ai voti oggi”. Il portavoce del presidente del Consiglio europeo Tusk si è invece rifugiato in una frase di rito, “no comment”, mentre la Andreeva ha commentato: “Spetterà al governo del Regno Unito informarci sui prossimi passi appena possibile”. E tuttavia, si sa che gli ambasciatori dei 27 paesi Ue si incontreranno già domenica mattina per discutere degli ultimi sviluppi. E l’europarlamento discuterà lunedì a Strasburgo l’esito del voto di oggi al Parlamento britannico sulla Brexit. Da Guy Verhofstadt, rappresentante del Parlamento europeo per la Brexit ha scritto su twitter che “lo Steerng Group sulla Brexit dovrà considerare l’esito del voto odierno sull’emendamento Letwin già lunedì. Qualunque cosa accada, le manifestazioni fuori dal Parlamento dimostrano ampiamente quanto sia importante nel futuro un rapporto stretto tra la Ue e l’UK”.

 

di Pino Salerno

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