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Due i film italiani all’Antenna Documentary Film Festival di Sydney

Due i film italiani all’Antenna Documentary Film Festival di Sydney

K metro 0 – Sydney – Sono due i film italiani che quest’anno sono stati inseriti nella programmazione dell’Antenna Documentary Film Festival di Sydney, un appuntamento giunto alla nona edizione con una reputazione consolidata sia a livello nazionale che internazionale. L’Istituto italiano di cultura ha rinnovato come ogni anno la sua collaborazione con la manifestazione

K metro 0 – Sydney – Sono due i film italiani che quest’anno sono stati inseriti nella programmazione dell’Antenna Documentary Film Festival di Sydney, un appuntamento giunto alla nona edizione con una reputazione consolidata sia a livello nazionale che internazionale. L’Istituto italiano di cultura ha rinnovato come ogni anno la sua collaborazione con la manifestazione che dal 17 al 27 ottobre presenterà una selezione dei migliori documentari e cortometraggi del panorama internazionale presso le sale dei cinema Verona 2 e 3, Chauvel 1, Riverside, MCA, Dendy Newtown e Glebe Park Selfie e The Disappearance of My Mother, sono le opere italiane scelte dal Festival.

La prima di Agostino Ferrente, parte da un tragico fatto di cronaca che ha scosso Napoli nel 2014, un ragazzo di 16 anni ucciso da un carabiniere perché scambiato per un pregiudicato. Il documentario è tutto girato in modalità autoritratto, in modo che i volti dei protagonisti, due amici della vittima, siano sempre circondati da quello che si vuole riprendere. Il documentario diventa un saggio teorico sulle nuove frontiere della ripresa dal vero e il confine sempre più labile tra ricostruzione fittizia e cattura del reale.

The Disappearance of My Mother – La scomparsa di mia madre è diretto da Beniamino Barrese, figlio di Benedetta Barzini, iconica modella degli anni ’60 ed è stato l’unico film italiano in concorso al Sundance Film Festival di quest’anno. La donna 75enne è decisa a scomparire e lasciare dietro di sé tutti i ruoli che nella vita ha ricoperto, da musa di Andy Warhol, Salvador Dalí, Richard Avedon e Irving Penn, a femminista militante degli anni ’70, da madre sola di quattro figli a professoressa universitaria. Il figlio, rifiutando e non comprendendo la decisione della madre, inizia a filmarla, contro la sua volontà.

Oltre alla proiezione dei documentari, il programma del Festival prevede anche masterclass, conferenze ed eventi sul settore, offrendo un luogo di incontro stimolante per registi di documentari, leader del settore e pubblico locale.

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