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5G. Germania respinge ban di Huawei, in Estonia ribadiscono le minacce alla sicurezza

5G. Germania respinge ban di Huawei, in Estonia ribadiscono le minacce alla sicurezza

K metro 0 – Londra – La Germania martedì ha reso note le linee guida sulla sicurezza per la prossima generazione di reti wireless, facendo dietrofront sulla messa al bando di Huawei, gli Stati Uniti poi hanno ribadito i rischi legati alla condivisione di dati sensibili con alleati che utilizzano i dispositivi della compagnia cinese.

K metro 0 – Londra – La Germania martedì ha reso note le linee guida sulla sicurezza per la prossima generazione di reti wireless, facendo dietrofront sulla messa al bando di Huawei, gli Stati Uniti poi hanno ribadito i rischi legati alla condivisione di dati sensibili con alleati che utilizzano i dispositivi della compagnia cinese.

Il catalogo della Federal Network Agency illustra le condizioni per i fornitori delle nuove reti 5G, tra queste la certificazione di componenti fondamentali e l’affidabilità garantita dei prodotti. Washington negli ultimi mesi ha cercato alleati in tutta Europa nel tentativo di ostacolare Huawei, il più grande produttore al mondo di strumentazione per le reti, a causa dei timori legati allo spionaggio elettronico da parte della Cina, accuse che l’azienda ha sempre respinto. Il governo Trump ha negato a Huawei l’accesso alla tecnologia statunitense già a maggio, all’interno del conflitto geopolitico con Beijing su tecnologia e commercio. Rob Strayer, a capo del reparto cybersicurezza Usa, ha sottolineato come i governi debbano anche prendere in considerazione il background del Paese dei produttori, verificando se le corti sono indipendenti e lo stato di diritto, oltre a verificare la strumentazione e le vulnerabilità nei software. I funzionari americani temono che le aziende cinesi debbano cooperare dietro richiesta dell’intelligence, aderendo una norma sulla sicurezza nazionale.

Sempre nella giornata di ieri Huawei ha criticato il governo e i media dell’Estonia per aver diffuso delle informazioni false sui rischi alla cybersicurezza legati ai telefoni prodotti dalla compagnia, descrivendo le voci “arbitrarie e infondate”. Hon Yang, che si occupa della distribuzione per Huawei nei Paesi baltici, ha dichiarato che l’azienda “è sempre pronta a difendere i propri diritti e interessi in una situazione nel caso vengano diffuse voci prive di fondamento”, facendo riferimento a un programma andato in onda a settembre su un emittente estone che affrontava la questione. Il ministro per il Commercio con l’estero e della Tecnologia, Kert Kingo, ha parlato proprio dei rischi alla sicurezza legati all’utilizzo di telefoni Huawei. Successivamente si è scoperto che Kingo era in possesso di un telefono prodotto dall’azienda cinese per poi sostituirlo, questa settimana, con un iPhone di Apple. “Per Huawei, la sicurezza e la privacy dei nostri clienti è l’obiettivo primario”, ha evidenziato Hong Yang che poi ha concluso così: “Non raccogliamo o condividiamo informazioni personali senza il consenso dell’utente”.

Intanto, Google ha svelato il nuovo Pixel smartphone assieme ad altri dispositivi, con l’obiettivo di rendere gli utenti ancor più coinvolti nei servizi di intelligenza artificiale offerti. Il Pixel 4 promette di rispondere alle richieste ancor più velocemente di prima, mentre il sistema Wi-Fi di casa disporrà per la prima volta delle funzioni di IA. L’azienda ha anche presentato una nuova cassa intelligente e delle nuove cuffie wireless, anch’esse connesse all’Assistente di Google. Quest’ultimo, simile a Siri di Apple e ad Alexa di Amazon, è disponibile su più di un miliardo di dispositivi, inclusi quelli prodotti da altre compagnie. Tuttavia, immettendo sul mercato i propri prodotti, Google potrà indirizzare più facilmente gli utenti verso il proprio.

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