K metro 0 – Strasburgo – Nel suo discorso pronunciato dinanzi all’organo consultivo del Consiglio d’Europa in materia costituzionale, noto anche come Commissione di Venezia, il Segretario generale Marija Pejčinović Burić ha apprezzato il suo lavoro definendolo “un importante pilastro dell’architettura giuridica europea”. Rivolgendosi ai suoi 62 paesi membri e ad altri partecipanti a una delle quattro
K metro 0 – Strasburgo – Nel suo discorso pronunciato dinanzi all’organo consultivo del Consiglio d’Europa in materia costituzionale, noto anche come Commissione di Venezia, il Segretario generale Marija Pejčinović Burić ha apprezzato il suo lavoro definendolo “un importante pilastro dell’architettura giuridica europea”.
Rivolgendosi ai suoi 62 paesi membri e ad altri partecipanti a una delle quattro sessioni plenarie annuali, ha posto in evidenza il “ruolo chiave” della Commissione di Venezia nella difesa dello Stato di diritto, attraverso dei pareri altamente rispettati.
Il Segretario generale ha inoltre invitato tutti i paesi che non hanno ancora ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, meglio nota come Convenzione di Istanbul, a procedervi senza indugio, in quanto uno dei pareri iscritti all’odierno ordine del giorno riguardava le implicazioni costituzionali della sua ratifica da parte dell’Armenia.
“Nei paesi che hanno ratificato e dato attuazione alla Convenzione, i timori dell’opinione pubblica relativi al suo impatto si sono rivelati infondati, mentre le vittime effettive e potenziali, perlopiù donne, sono state assistite e protette in maniera più efficace”, ha dichiarato alla Commissione di Venezia.