K metro 0 – Parigi – Governi, filantropi e compagnie private hanno messo insieme poco più di 14 miliardi di dollari giovedì per salvare circa 16 milioni di vite, si tratta di uno sforzo globale nella lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria. La donazione è stata annunciata ad un incontro del Fondo globale tenutosi
K metro 0 – Parigi – Governi, filantropi e compagnie private hanno messo insieme poco più di 14 miliardi di dollari giovedì per salvare circa 16 milioni di vite, si tratta di uno sforzo globale nella lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria. La donazione è stata annunciata ad un incontro del Fondo globale tenutosi a Lione in Francia, presentato dal presidente francese Emmanuel Macron che ha chiesto ai Paesi di offrire quanto più possibile. “Non sono semplicemente numeri, sono vite”, ha spiegato ai presenti. “Gli aiuti che sono stati chiesti non sono per… carità. E’ un investimento contro ogni ingiustizia”, ha aggiunto, evidenziando lo sproporzionato tasso di infezione e morte procurato dalle tre malattie nei Paesi meno abbienti e tra donne e giovani ragazze.
Il fondo ha chiesto una cifra vicina ai 14 miliardi di dollari, che potrebbero salvare almeno 16 milioni di vite tra il 2021 e il 2023. “L’obiettivo è quello di dimezzare il tasso di mortalità causato principalmente da queste tre malattie e vorremmo scongiurare 234 milioni di infezioni”, ha dichiarato il capo esecutivo del fondo globale Peter Sands. Alcuni delegati avevano espresso dubbi sulla possibilità di raccogliere una così larga somma, visto che molto spesso il focus delle maggiori potenze mondiali si sposta dalle malattie che colpiscono le nazioni più povere a problemi di diversa natura. “Quello che vogliamo è far scomparire l’AIDS, la tubercolosi e la malaria dalla faccia della Terra”, ha affermato deciso Macron, che si è lamentato dello scarso impegno dei Paesi più ricchi nel combattere questo letale trio, spesso dettato dal fatto che le loro popolazioni ne sono affette in numero minore e soprattutto perché, almeno per quanto riguarda l’AIDS, le cure sono ormai facilmente accessibili.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, 77 mila persone sono morte lo scorso anno per cause legate all’Hiv mentre il numero delle nuove infezioni è salito a 1,7 milioni. La tubercolosi, cui sieropostivi all’Hiv sono maggiormente esposti, ha causato 1,7 milioni di vittime nel 2017, la malaria più di 430 mila. La due giorni di Lione è stata la sesta occasione per rimpinguare il fondo sin da quando è stato istituito nel 2002, tra i partecipanti anche il fondatore di Microsoft, Bill Gates, e il frontman degli U2, Bono Vox, assieme a una schiera di capi di Stato africani. “Il posto dove vivi non dovrebbe decidere se vivi o meno”, ha ribadito il cantante ai presenti e ha poi continuato: “Ci sono 14 milioni di persone colpite dall’AIDS che non possono accedere alle cure adeguate per salvare la propria vita, è ancora una situazione di emergenza”. Al termine della conferenza, Macron ha annunciato che la cifra finale delle donazioni ammonta a 13,92 miliardi, poco meno dell’obiettivo preposto. Ulteriori 60 milioni erano stati messi a disposizione dalla Francia ma pensato Gates ha voluto aggiungere la somma mancante. Pochi minuti dopo, nella conferenza stampa a margine dell’incontro, Sand ha aggiornato i dati e ha rivelato che il numero finale era 14,02 miliardi. Le ONG hanno tuttavia insistito sul fatto che servirebbero molti più soldi, circa 18 miliardi. Il Paese che ha donato maggiormente sono stati gli Usa (dopo l’approvazione del Congresso), con 4,68 miliardi, mentre la Francia ha messo sul piatto 1,43 miliardi. Il fondo finora è riuscito a salvare 32 milioni di vite e ha fornito prevenzione, cure e servizi a centinaia di milioni di persone. Inoltre, dal 2002 il numero delle vittime causate da AIDS, tubercolosi è malaria è diminuito del 40%.