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Grecia. Il segretario Usa Pompeo e il premier Mitsotakis, intesa sulla difesa

Grecia. Il segretario Usa Pompeo e il premier Mitsotakis, intesa sulla difesa

K metro 0 – Atene – Gli Stati Uniti e la Grecia, nella giornata di sabato, hanno firmato un rinnovo del patto di cooperazione militare, che gli Usa hanno descritto come una risposta strategica alle nuove sfide poste alla sicurezza del Mar Mediterraneo. Nell’accordo viene ratificato l’incremento dell’attività congiunta tra Washington e Atene e NATO

K metro 0 – Atene – Gli Stati Uniti e la Grecia, nella giornata di sabato, hanno firmato un rinnovo del patto di cooperazione militare, che gli Usa hanno descritto come una risposta strategica alle nuove sfide poste alla sicurezza del Mar Mediterraneo.

Nell’accordo viene ratificato l’incremento dell’attività congiunta tra Washington e Atene e NATO a Larissa, Stefanovikeio e Alessandropoli insieme ad altre migliorie che verranno apportate alla base navale di Souda Bay.  “La Grecia può giocare un importante ruolo strategico nella regione”, ha riferito il segretario di Stato Usa Mike Pompeo al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. “E’ un’area dinamica, in cui stanno succedendo tante cose, e crediamo che insieme si possa far diventare la Grecia un pilastro per la stabilità. Sono felice oggi di essere qui a parlare del rinnovo dell’accordo e di cosa si può fare per progredire”, ha aggiunto nel suo discorso allo Stavros Niarchos Cultural Foundation Center. “Liberare lo spirito imprenditoriale in tutta la nazione è una vera e propria svolta. È una svolta per la Grecia, una svolta per la regione e una svolta per la regione”. Gli imprenditori greci, negli ultimi anni, sono stati spesso costretti a lasciare il Paese durante la crisi economica durata nove anni e mezzo.

Mitsotakis poi ha fatto riferimento ai recenti tentativi della Turchia di trivellazione alla ricerca di gas naturale in acque in cui Cipro ha i diritti economici esclusivi e in cui le compagnie energetiche europee possiedono già delle concessioni. La necessità di un accordo ‘aggiornato’ è stata sottolineata dalle azioni nel mar Egeo e nel Mediterraneo orientale che “hanno messo in dubbio i diritti sovrani di Grecia e Cipro, violando la legge internazionale”. “Abbiamo messo in chiaro che le operazioni in acque internazionali sono regolate da una serie di leggi”, ha ribadito Pompeo dopo essersi incontrato con la sua controparte greca, Nikos Dendias. “Abbiamo spiegato ad Ankara che le trivellazioni illegali sono inaccettabili e che continueremo ad agire diplomaticamente per fare ciò che facciamo di solito, ovvero assicurare che attività legali avvengano in qualsiasi spazio governato dalle leggi internazionali. Il nostro obbiettivo è cercare la de-escalation ad ogni costo, lavorando su soluzioni che possano andar bene a tutte le parti coinvolte”, ha concluso Pompeo.

Ben due manifestazioni sono andate in scena domenica ad Atene per protestare contro la visita di Pompeo. Alla più grande, organizzata dai sindacati del commercio, hanno partecipato 5mila persone, secondo quanto riportato dalla polizia locale. La marcia è terminata nei pressi dell’ambasciata statunitense, dove i dimostranti hanno bruciato le bandiere degli Stati Uniti e della NATO, per poi essere dispersi dalle forze dell’ordine, che sono state costrette a utilizzare gas lacrimogeni. Tra le altre cose, alcuni individui hanno imbrattato la statua dell’ex presidente americano, Harry S. Truman, che aiutò la Grecia a contenere una rivolta comunista alla fine degli anni ‘40.

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