K metro 0 – Berlino – Attivisti del Movimento di Ribellione all’Estinzione (Extinction Rebellion, noto anche come movimento XR), nato l’anno scorso nel Regno Unito, sull’onda delle tante proteste ambientaliste accesesi in tutto il mondo contro le prospettive del cambiamento climatico e della fine dell’ equilibrio ambientale, sono scesi in piazza, oggi, a Berlino e
K metro 0 – Berlino – Attivisti del Movimento di Ribellione all’Estinzione (Extinction Rebellion, noto anche come movimento XR), nato l’anno scorso nel Regno Unito, sull’onda delle tante proteste ambientaliste accesesi in tutto il mondo contro le prospettive del cambiamento climatico e della fine dell’ equilibrio ambientale, sono scesi in piazza, oggi, a Berlino e ad Amsterdam – informa AP – all’inizio di quella che è già programmata come una lunga serie di proteste per chiedere ai governi nuove politiche per clima e ambiente.
A Berlino, circa 10000 persone hanno bloccato la Grosser Stern, area ad alto livello di traffico al centro dello storico parco del Tiergarten, in una protesta iniziata sin dalle primissime ore della mattinata.
I dimostranti hanno alzato un accampamento davanti all’ufficio del Cancelliere Angela Merkel, manifestando il loro dissenso nei confronti del pacchetto di misure per il clima presentato a settembre dall’esecutivo: che pure prevede, anzitutto, la graduale chiusura di tutte le centrali a carbone ancora esistenti in Germania e il massimo sviluppo delle energie pulite e rinnovabili. Si parla, nell’XR, di una vera e propria “ribellione internazionale”, iniziata appunto oggi e che prevede proteste in 6o città di tutto il mondo. “Prove generali” di tutto questo si erano già avute – dall’ Asia all’ Europa e agli Usa – già l’estate scorsa, con la catena di manifestazioni svoltesi tra luglio e agosto.
Mentre ad Amsterdam, centinaia di dimostranti hanno bloccato una strada centrale fuori del celebre Rijksmuseum, tra le più frequentate dai turisti, innalzando tende. La protesta è andata avanti nonostante il divieto, da parte delle autorità cittadine, di manifestare per strada: i dimostranti hanno completamente ignorato l’invito delle forze dell’ordine a spostarsi in una piazza molto vicina. Mentre la polizia ha comunicato di aver arrestato alcuni dei manifestanti, Elle van Zeeland, una dei leader della protesta, ha detto che il movimento “rimarrà qui sino a quando il governo non ottempererà ai suoi impegni”.
Questo nuovo movimento conta già filiali nazionali in circa 50 Paesi. Helge Braun, capo dello staff di Angela Merkel, ha criticato le sue tattiche intervenendo alla tv tedesca ZDF: “Noi tutti condividiamo l’interesse per l’equilibrio climatico, e gli obbiettivi dell’accordo di Parigi sul clima del 2015 rappresentano i nostri standard”, ha detto. Proseguendo: “Se voi dimostrate contro o a favore di questo va bene, ma se preannunciate interventi pericolosi per il traffico stradale o azioni come queste di oggi, certamente tutto questo non è giusto”. Braun ha poi escluso l’idea – avanzata da alcuni ambientalisti – di dichiarare un’“emergenza climatica” nazionale, con rilievo anche costituzionale: ricordando che la Costituzione tedesca non prevede questa fattispecie.
di Fabrizio Federici