K metro 0 – Roma – Una bruttissima notizia per gli alberi del vecchio continente: più della metà è a rischio estinzione. Il dato allarmante arriva dal rapporto dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) che si occupa di valutare lo stato delle specie di animali e vegetali esistenti. Questo significa che alcuni alberi
K metro 0 – Roma – Una bruttissima notizia per gli alberi del vecchio continente: più della metà è a rischio estinzione. Il dato allarmante arriva dal rapporto dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) che si occupa di valutare lo stato delle specie di animali e vegetali esistenti. Questo significa che alcuni alberi presenti “solo” sul territorio europeo scomparirebbero definitivamente dall’intero pianeta. L’istituto di ricerca svizzero ha pubblicato per la prima volta una vera e propria “lista rossa” contenente tutti gli alberi destinanti a dire addio alla “terra”.
I numeri della ricerca sono drammatici: delle 454 specie di alberi originari dell’Europa, il 42% rischia di sparire letteralmente. Se poi si considerano le specie endemiche, ossia quelle che non si trovano altrove, la percentuale sale al 58%.
Le ragioni dell’estinzione sono tante e diverse: disboscamento, espansione delle aree urbane, inquinamento, incendi e introduzione di specie invasive. Da non sottovalutare anche la diffusione di parassiti, funghi e pesti che possono sembrare fattori naturali, ma in realtà sono comparsi soprattutto per colpa dell’uomo, in quanto spesso arrivano insieme alle piante importate per motivi commerciali. Anche il mutamento climatico e la variazione di temperature improvvise rientrano tra le cause, infatti pioggia e umidità rendono difficile la sopravvivenza di alcune specie. In definitiva la colpa del rischio di estinzione per il 58% delle specie arboree europea è principalmente attribuibile all’uomo, che con le sue azioni modifica pesantemente il clima e il territorio.
Tra le specie di alberi a rischio troviamo i frassini, gli olmi e molti alberi del genere Sorbus, dai frutti asprigni; e poi l’ippocastano, vittima di un insetto che si nutre delle sue foglie, le fa ingiallire e cadere precocemente, portando in alcuni casi alla morte dell’albero nel giro di qualche anno.
La scomparsa degli alberi rappresenta un grave problema per il pianeta, perché provoca forti cambiamenti a livello del territorio, modificando gli habitat naturali. Questo determina anche una alterazione oltre che della vita delle piante anche degli animali.
Naturalmente, l’uomo non esce indenne da questa trasformazione dell’ambiente, perché da mandante, a volte inconsapevole, può diventare vittima del suo stesso agire. Le cronache degli ultimi mesi però, ci fanno ben sperare e vedere un futuro migliore. Lo dimostrano i tanti i giovani e non solo che lottano e scendono in piazza per tutelare l’ambiente. E’ giusto che tutti, governi inclusi, si facciano carico delle proprie responsabilità per rispettare e migliorare il nostro ecosistema, inteso come luogo abitato sia dagli essere viventi che dagli esseri umani.
di Rossella Di Ponzio