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Ue. Paolo Gentiloni, sarà commissario per gli Affari Economici

Ue. Paolo Gentiloni, sarà commissario per gli Affari Economici

K metro 0 – Bruxelles – Tre ore di audizione trascorrono lente. Domande e risposte, la commissione ha interrogato Paolo Gentiloni, candidato italiano per il portafoglio economico. Patto di stabilità e crescita, integrazione di ambiente e fiscalità. Nel suo intervento introduttivo, Gentiloni ha sottolineato come la crescita economica e la trasformazione delle economie non debbano andare

K metro 0 – Bruxelles – Tre ore di audizione trascorrono lente. Domande e risposte, la commissione ha interrogato Paolo Gentiloni, candidato italiano per il portafoglio economico.

Patto di stabilità e crescita, integrazione di ambiente e fiscalità. Nel suo intervento introduttivo, Gentiloni ha sottolineato come la crescita economica e la trasformazione delle economie non debbano andare contro le pressanti priorità ambientali e sociali. Si è impegnato a concentrarsi sulla riduzione del debito pubblico, incoraggiando al tempo stesso l’uso di qualsiasi spazio fiscale disponibile per gli investimenti. Anche la revisione del quadro fiscale a livello comunitario sarà fra le azioni prioritarie del suo mandato, ha aggiunto.

Il tedesco Ferber il primo ad intervenire e chiede al candidato italiano: “L’Italia preferisce concentrarsi sulla flessibilità e non diminuisce né il deficit nominale, né quello strutturale. Non ritiene”, chiede direttamente a Gentiloni, “che bisogna rispettare le regole anche quando si tratta del bilancio italiano?”. Una riflessione pesante. L’ex premier italiano risponde per le rime: “Voglio essere molto chiaro. Non sarò il rappresentante di un singolo governo nella commissione ma sarò il commissario agli Affari economici e avrò a che fare con le 27 bozze di leggi di stabilità”, e alla bozza dell’Italia “darò esattamente la stessa attenzione, attitudine al dialogo e serietà verso le regole che darò a tutti gli altri 27”. Ancora. Il candidato a commissario all’Economia rassicura tutti, chiama in causa, annunciando la collaborazione, proprio colui che viene ritenuto un “falco”, uno che con l’austerity ha convissuto in tutta la “carriera” europea. Davvero Gentiloni ha tirato fuori l’asso che teneva nascosto nella manica. “Lavorerò fianco a fianco con Valdis Dombrovskis” – dice – “sarò il commissario di tutti”. Si può rivedere il patto di stabilità ma attenti a non farne un “carciofo” da sfogliare, “flessibilità sì, ma consentita dalle regole…”.

I deputati hanno mostrato particolare interesse nelle intenzioni di Gentiloni relative al Patto di stabilità e di crescita; alcuni per chiedere garanzie sull’applicazione delle regole UE, altri per capire il suo punto di vista su come il Patto potrebbe essere riformato. Molti deputati hanno inoltre sottolineato la necessità, per la Commissione, di affrontare in maniera più adeguata evasione fiscale e paradisi fiscali, in particolare introducendo un’aliquota minima UE dell’imposta sulle società, ampliando l’elenco dei paesi considerati paradisi fiscali e negoziando con gli Stati membri dell’UE che si comportano come paradisi fiscali.

I deputati hanno poi chiesto a Gentiloni come concretizzare la proposta per un regime europeo di riassicurazione delle indennità di disoccupazione e quali strumenti potrebbero essere utilizzati per gestire in maniera migliore le politiche anticicliche.

Nel corso dell’audizione, i deputati hanno infine sollevato la questione del rafforzamento della dimensione sociale del semestre europeo e hanno chiesto come poter avanzare sui dossier bloccati in seno al Consiglio dei Ministri UE.

Per rivedere l’audizione, cliccare qui.

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