K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea sta adottando misure a sostegno dei lavoratori dipendenti e autonomi dell’UE 27, i cui posti di lavoro e attività professionali sono minacciati da una Brexit senza accordo.

Oggi gli ambasciatori degli Stati membri, riuniti nel Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper), hanno approvato il testo di un progetto di regolamento che amplia l’ambito di applicazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG). Scopo della proposta è fornire sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attività è cessata in conseguenza delle perturbazioni economiche causate dal recesso del Regno Unito dall’UE senza un accordo. Il Coreper ha inoltre confermato che, se il Parlamento europeo accetta il ricorso alla procedura d’urgenza e approva la proposta della Commissione senza modifiche, il Consiglio approverà la posizione del Parlamento europeo, con la conseguente adozione del regolamento proposto dalla Commissione.

“Con queste misure chi perderà il lavoro a causa di una hard Brexit sarà tutelato. La solidarietà è un valore fondamentale dell’UE e in caso di gravi perturbazioni economiche dobbiamo fare in modo di non lasciare indietro nessuno.” Ha detto Timo Harakka, ministro finlandese dell’occupazione

Il progetto di regolamento estende il criterio della globalizzazione per la mobilitazione del FEG, aggiungendo il recesso del Regno Unito dall’UE senza accordo alle altre principali cause di esuberi, come la delocalizzazione di attività, un sostanziale aumento delle importazioni nell’Unione o il rapido declino della quota di mercato dell’Unione in un determinato settore.

In caso di recesso senza accordo, il regolamento si applicherà a decorrere dalla data successiva a quella in cui i trattati cessano di applicarsi al Regno Unito; non si applicherà invece in caso di accordo concluso entro la data di recesso del Regno Unito.