K metro 0 – Bruxelles – Oggi nella Repubblica di Maurizio l’UE ha avviato i negoziati con 5 partner dell’Africa orientale e meridionale (la cosiddetta regione ESA: Comore, Madagascar, Maurizio, Seychelles e Zimbabwe) al fine di approfondire l’attuale accordo di partenariato economico. Visti i risultati positivi ottenuti grazie all’accordo attuale, che si trova ormai nel suo
K metro 0 – Bruxelles – Oggi nella Repubblica di Maurizio l’UE ha avviato i negoziati con 5 partner dell’Africa orientale e meridionale (la cosiddetta regione ESA: Comore, Madagascar, Maurizio, Seychelles e Zimbabwe) al fine di approfondire l’attuale accordo di partenariato economico. Visti i risultati positivi ottenuti grazie all’accordo attuale, che si trova ormai nel suo ottavo anno di attuazione, i 5 paesi si sono dichiarati pronti ad andare oltre gli scambi di merci, verso un accordo più completo. L’UE ha accolto con favore questa proposta, in particolare nel contesto dell’alleanza Africa – Europa per gli investimenti e l’occupazione sostenibili.
Dall’inizio dell’applicazione dell’accordo nel 2012 le esportazioni di merci dai 5 paesi ESA verso l’UE sono aumentate di quasi un quarto, sfiorando i 2,8 miliardi di € nel 2018, e anche le imprese europee stanno investendo sempre di più nella regione. Il nuovo accordo dovrebbe interessare altri importanti ambiti e norme relativi al commercio, quali i servizi, gli investimenti, gli ostacoli tecnici agli scambi, i diritti di proprietà intellettuale e il commercio e lo sviluppo sostenibile.
La Commissaria UE per il Commercio, Cecilia Malmström, ha dichiarato: “Per quanto riguarda il nostro partenariato commerciale, la regione ESA ha svolto un ruolo pionieristico per l’intera Africa. L’approfondimento dell’attuale accordo porterà il nostro partenariato a un altro livello: incentiverà i flussi bilaterali di scambi e investimenti, contribuirà alla creazione di posti di lavoro e rafforzerà la crescita economica nelle nostre rispettive regioni, promuovendo nel contempo uno sviluppo sostenibile. L’UE sostiene fermamente questo importante sforzo.”
L’UE è il principale partner commerciale dei 5 paesi ESA. Oltre a migliorare il contesto imprenditoriale e degli investimenti, un accordo di libero scambio globale stimolerebbe le economie dei 5 paesi ESA, ad esempio diversificando le loro esportazioni verso l’UE. Il processo sosterrebbe inoltre l’attuazione dell’alleanza Africa – Europa per gli investimenti e l’occupazione sostenibili avviata nel settembre 2018 e promuoverebbe sia l’integrazione economica regionale, ad esempio sviluppando catene di valore regionali, sia l’integrazione continentale, accrescendo il livello di preparazione dei 5 paesi ESA all’attuazione della zona continentale di libero scambio per l’Africa (African Continental Free Trade Area, AfCFTA) sotto l’egida dell’Unione africana. Gli accordi di partenariato economico (APE) sono uno degli elementi fondamentali alla base della futura AfCFTA.
Su richiesta dei 5 paesi ESA, l’Unione europea ha accettato di fornire assistenza finanziaria per l’istituzione di un meccanismo di coordinamento dell’APE, il cui obiettivo è garantire per l’appunto un coordinamento e un supporto tecnico adeguati ai 5 paesi ESA affinché possano partecipare efficacemente al processo negoziale. Il meccanismo di coordinamento è già stato utile ai paesi ESA nella preparazione della fase preliminare dei prossimi negoziati.