K metro 0 – Mosca – Il Cremlino nella giornata di lunedì si è espresso sulla questione dei trascritti delle chiamate tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin. Questi ultimi sarebbero pubblicabili solamente dopo il consenso di entrambe le parti. La Casa Bianca ha severamente vietato la condivisione degli
K metro 0 – Mosca – Il Cremlino nella giornata di lunedì si è espresso sulla questione dei trascritti delle chiamate tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin. Questi ultimi sarebbero pubblicabili solamente dopo il consenso di entrambe le parti.
La Casa Bianca ha severamente vietato la condivisione degli stessi con i leader mondiali, incluso Putin. Il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, alla richiesta di pubblicazione ha risposto che “è possibile solamente previo accordo tra le parti. Se riceveremo dei segnali dagli Usa, prenderemo in considerazione l’opzione”. Peskov ha poi sottolineato come la “norma dei rapporti diplomatici non preveda questo tipo di pubblicazioni” e come la questione riguardi prevalentemente la politica interna statunitense. Una bozza delle trascrizioni della chiamata tra il presidente ucraino, Vlodymyr Zelenskiy, pubblicata dalla Casa Bianca, è al momento il fulcro dell’indagine di impeachment di Trump, visto che ha rivelato le pressioni del tycoon sull’Ucraina per scoprire di più sul rivale politico democratico di Trump, Joe Biden. La pubblicazione della chiamata, in cui il presidente Usa tra le altre cose ha criticato la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron, ha rovinato gli sforzi dell’Ucraina per stringere rapporti solidi con l’Unione europea e ha attirato i commenti pungenti di funzionari e parlamentari russi. Nelle sue dichiarazioni a un’emittente nazionale, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha avvertito che la pubblicazione della chiamata tra Trump e Zelenskiy deve mettere in guardia gli altri capi di Stato per le prossime conversazioni con il presidente americano.
Intento, un nuovo sondaggio condotto dal NORC Center for Public Affairs Research di AP ha rivelato come la stragrande maggioranza di afroamericani e latinoamericani pensino che le azioni di Trump abbiano peggiorato le condizioni di vita per persone come loro. Due terzi degli americani in generale non sono d’accordo con il modo in cui il presidente Usa si comportando nei confronti delle diverse etnie. Circa la metà di loro, poi, crede che il suo operato abbia influito negativamente sulle vite delle comunità afroamericani, musulmani e donne, e quasi più di metà pensa che abbia contribuito a peggiorare la situazione degli ispanici. Solamente il 33% degli intervistati approva il suo modo di relazionarsi con la questione etnica. Tuttavia, metà di loro pensa che abbia gestito egregiamente il comparto economico, con numeri solidi per quanto riguarda l’impiego e il mercato azionario. Quattro americani su dieci sostengono in generale Donald Trump, secondo il sondaggio condotto prima che venisse resa pubblica la sopracitata chiamata con il presidente Ucraino Zelenskiy e prima che la presidente della Camera Nancy Pelosi aprisse un’indagine per un impeachment formale. Lo studio mostra il punto di vista della nazione sul presidente degli Stati Uniti, soprattutto sulla questione razziale, mentre sta cercando la rielezione facendo leva su una presunta popolarità fra afroamericani e latinoamericani. Il tycoon ha spesso evidenziato, infatti, come le politiche economiche abbiano avvantaggiato proprio questa parte della popolazione americana.