K metro 0/Jobsnews – Roma – Decine di migliaia di giovani in Italia e milioni in tutto il mondo hanno segnato in rosso una data sul calendario: venerdì 27 settembre. È il giorno della terza edizione dei ‘Fridays for future’, il movimento nato sull’onda del clamore sollevato dalla 16enne attivista svedese Greta Thunberg. È da
K metro 0/Jobsnews – Roma – Decine di migliaia di giovani in Italia e milioni in tutto il mondo hanno segnato in rosso una data sul calendario: venerdì 27 settembre. È il giorno della terza edizione dei ‘Fridays for future’, il movimento nato sull’onda del clamore sollevato dalla 16enne attivista svedese Greta Thunberg. È da circa un anno che i ragazzi scendono in piazza per lo ‘Sciopero globale’ contro l’inerzia dei grandi del mondo verso i cambiamenti climatici, e cortei e sit-in sono in programma proprio venerdì in oltre 170 località italiane e in diversi Paesi. L’ultima manifestazione di settembre vedrà una partecipazione ad ampio spettro, perché rispondono all’appello, tra gli altri, i sindacati, diverse associazioni come Legambiente, i Verdi ma anche esponenti dem, che sfileranno con lo striscione ‘Una, o nessuno’. Da Nord a Sud, saranno migliaia i giovani mobilitati. Fra le altre città, a Milano doppio appuntamento in largo Cairoli alle 9 e alle 18, e poi dalle 9 in poi manifestazioni, a Bologna in piazza San Francesco, a Torino in piazza Statuto e a Firenze in piazza Santa Maria Novella. E poi a Napoli in piazza Garibaldi e a Palermo in piazza Verdi. Ma non solo: cortei e sit-in sono in programma anche a Verona, Novara, Piacenza, Pisa, Caserta, Lecce, Cosenza, Catania e molte altre città o cittadine in giro per lo Stivale. Ma il ‘Global strike’ si terrà anche in Europa, da Londra a Madrid, da Parigi e Berlino, passando per Lisbona e Varsavia, fino a Montreal, dove è attesa anche Greta.
Intanto, il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, parla di “lodevole iniziativa” e spinge i presidi a giustificare gli studenti che prenderanno parte alle varie iniziative nelle piazze. Secondo un sondaggio di Skuola.net, oltre quattro presidi su dieci sono pronti ad assecondare l’idea del titolare del Miur e, fra i 3.500 ragazzi di scuole medie e superiori sentiti, sei su dieci faranno sentire la propria voce in occasione dello ‘Sciopero globale’, che arriva a quattro giorni dal duro intervento dell’attivista svedese all’assemblea delle Nazioni Unite di New York. “Tutto questo è sbagliato, io non dovrei essere qui, dovrei essere a scuola dall’altra parte dell’Oceano. Eppure voi vi rivolgete a noi giovani per avere speranza. Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote”, l’appello della Thunberg al cospetto dei grandi del mondo, raccolto dai suoi coetanei e non solo. Da ‘Fridays for future’ Italia su Facebook arriva poi un richiamo al governo: “Caro ministro Fioramonti, ci fa piacere il sostegno che ci ha dimostrato e siamo contenti che il tema dell’emergenza climatica sia finalmente di interesse (almeno a parole) per la politica. Ora, però, è necessario che le parole si trasformino in fatti”. Fra le proposte, la richiesta di aumenti di fondi alla scuola, all’università e alla ricerca per sostenere l’innovazione ecologica, la revisione dei programmi didattici per inserire in tutti i programmi insegnamenti basati su modelli di sviluppo sostenibile. “Solo 66 Paesi nel mondo si sono impegnati a raggiungere emissioni zero entro il 2050. Tra questi c’è l’Italia. È un obiettivo ambizioso ma necessario per invertire il senso di marcia. Dobbiamo osare”, la rassicurazione del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Gli appuntamenti della mobilitazione della Cgil. Le assemblee per il futuro: “La giustizia climatica è una sfida interessante che va affrontata tenendo assieme i temi ambientali e quelli del lavoro, senza alcuna contrapposizione. Per questo domani, in occasione del terzo Global climate strike, saremo al fianco dei giovani, degli studenti e dei lavoratori perché questa importante battaglia potremo vincerla solo se la combattiamo uniti” si legge in una nota della Cgil Nazionale. Centinaia le ‘Assemblee per il Futuro’ indette dalla Confederazione nei luoghi di lavoro dal Nord al Sud d’Italia.
Gli studenti: flash mob di fronte alla sede romana di Enel. Alla vigilia dello Sciopero globale sul clima che si svolgerà domani in oltre 160 piazze italiane i Fridays for future di Roma hanno condotto un flash mob di fronte alla sede romana di Enel di Viale Regina Margherita. “Siamo nel pieno di una crisi ambientale e voi parlate solo di soldi e favole su un’eterna crescita economica… How dare you!?”. Così uno striscione, che riprende alcune parole dell’ultimo discorso di Greta Thunberg all’Onu, è comparso oggi sotto l’insegna della sede romana dell’azienda. “Mentre l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, partecipa al Climate Summit – hanno denunciato gli attivisti – il gas non può rientrare nella nostra transizione ecologica. Gli ultimi studi dimostrano che una centrale a gas costruita oggi causa delle emissioni pari se non superiori ad una centrale a carbone esistente. A chi conviene dunque una conversione di questo tipo? Ad Enel e ad altre imprese energetiche. Ma oltre al danno, c’è anche la beffa: Enel, per questa conversione farlocca, pretende dei sussidi pubblici”. “Abbiamo bisogno di una transizione ecologica democratica, che preveda una reale riconversione della produzione energetica – sostengono attiviste e attivisti – e che si fondi sulle necessità materiali dei molti e non sui profitti di quei pochi che stanno maggiormente contribuendo all’inasprirsi dell’attuale crisi climatica. Non saremo noi, cittadini, utenti, lavoratrici e lavoratori, a pagare. Dovrà pagare chi ha speculato sull’ambiente, sulle nostre vite e sul nostro futuro”.
di Beppe Pisa