fbpx

Bruxelles. Il Parlamento boccia 2 candidati per la Commissione europea

Bruxelles. Il Parlamento boccia 2 candidati per la Commissione europea

K metro 0 – Bruxelles – Non solo la questione della Brexit sul tavolo dell’Unione europea, nel pomeriggio di giovedì si è aggiunta un’altra grana. Il nuovo team che avrebbe dovuto guidare il ramo esecutivo dell’Unione europea è stato messo in dubbio al termine della riunione parlamentare. Il motivo riguarderebbe i possibili conflitti d’interesse di

K metro 0 – Bruxelles – Non solo la questione della Brexit sul tavolo dell’Unione europea, nel pomeriggio di giovedì si è aggiunta un’altra grana. Il nuovo team che avrebbe dovuto guidare il ramo esecutivo dell’Unione europea è stato messo in dubbio al termine della riunione parlamentare. Il motivo riguarderebbe i possibili conflitti d’interesse di due candidati per alcune posizioni di rilievo all’interno del blocco.

La commissione legale, che valuta le dichiarazioni finanziarie dei candidati prima che assumano il proprio incarico, ha sconsigliato di concedere un’udienza pubblica alla romena Rovana Plubm della Romania e all’ungherese Laszlo Trocsanyi. Plumb sarebbe dovuto diventare uno dei maggiori funzionari per il settore dei trasporti mentre Torcsanyi sarebbe stato il commissario per l’allargamento futuro dell’Ue.  “Vedremo cosa succederà”, ha dichiarato il portavoce del Parlamento europeo, Jaume Duch Guillot, agli organi di stampa dopo che sono trapelate le prime indiscrezioni. “Quello che è chiaro, ormai, è che l’udienza non potrà essere tenuta. Il processo di valutazione della squadra dovrebbe iniziare lunedì e durare più di due settimane. L’intera assemblea di parlamentarie Ue dovrà votare sull’intera Commissione europea, che verrà guidata dall’ex ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, a Strasburgo, a partire dal prossimo 23 ottobre. Il mandato dell’uscente Jean-Claude Juncker, invece, terminerà solamente il 31 ottobre, quando il nuovo team si insedierà il giorno seguente.

Queste le parole di Plumb in merito alla faccenda: “Ho sempre rispettato la legge e la rispetto tutt’ora. Sono stato il piu’ trasparente possibile e non ho niente da nascondere. Ho una famiglia e basta, non sono una donna ricca. Per questo mi sono serviti dei prestiti”. Proprio la questione dei prestiti avrebbe allarmato la commissione legale, Plumb ha dichiarato di aver preso due prestiti uno di 800mila euro per costruire una casa per la sua famiglia e un altro per finanziare il proprio partito politico. Inoltre, si è difesa ricordando che non era necessario dichiarare i prestiti secondo il codice di condotta dei commissari, visto che sarebbero rientrati tra le “esigenze personali”. Per quanto riguarda Trocsanyi, i dubbi sarebbero legati alla fondazione di uno studio legale nel 1991 e si sta indagando se sia ancora di sua proprietà o a chi abbia venduto le quote azionarie. All’uscita della sua udienza, Trocsany ha riferito ai media che “tutto è andato per il meglio” e che non è ancora a conoscenza della loro decisione. “Ho risposto a tutte le loro domande. Non c’è conflitto d’interesse. Siamo nelle mani dei politici”, ha aggiunto.

Sempre nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia della morte di Jacques Chirac a 86 anni. Jean-Claude Juncker ha voluto ricordare l’ex presidente francese (dal 1995 al 2007) come uno dei maggiori sostenitori dell’unità europea. “Chirac lascia un marchio indelebile sull’Ue.  Ciò che ha fatto per la Francia e l’Unione europea è un’eredità fondamentale. Per me è stato un caro amico”, ha dichiarato.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: