K metro 0/Jobsnews – Roma – L’Italia in due giorni diventa il centro dell’Ue con due visite importati, Emmanuel Macron e Frank-Walter Steinmeier, sintomo di una ripresa del dialogo tra i paesi fondatori dell’Europa. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, con l’omologo tedesco fa da padrone di casa, come vuole il protocollo in caso di visita
K metro 0/Jobsnews – Roma – L’Italia in due giorni diventa il centro dell’Ue con due visite importati, Emmanuel Macron e Frank-Walter Steinmeier, sintomo di una ripresa del dialogo tra i paesi fondatori dell’Europa. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, con l’omologo tedesco fa da padrone di casa, come vuole il protocollo in caso di visita di Stato, alla presenza del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I due presidenti si erano già visti a Fivizzano lo scorso agosto, in piena crisi di governo, con il Quirinale impegnato a sciogliere in breve tempo un altro rebus politico. Il Conte bis è stato poi accolto a Bruxelles tra gli entusiasmi e oggi nel palazzo dei Papi è lo stesso inquilino del Colle ad evidenziare come i rapporti con la Germania siano “al massimo livello di eccellenza sia nell’ambito bilaterale, sia nell’ambito dell’appartenenza all’Unione europea e con una piena condivisione di tutte le più importanti questioni dei dossier internazionali”.
Al termine del colloquio è sui migranti che si manifesta, di fatto, un cambio di passo concreto, con il presidente che mette sul piatto la necessità di una Unione “che dovrebbe adottare e assumere in sé l’onere dei rimpatri, perché è in grado di farlo con maggiore efficacia di quanto non possono fare i singoli Paesi, rimpatriando, con rispetto della loro condizione e dei diritti umani, coloro che non hanno titolo per l’asilo e non vanno mantenuti nei Paesi europei”. Linea condivisa da Steinmeier che al Colle sottolinea: “E’ importante che l’Italia non sia più lasciata sola ad affrontare questo compito e credo che in Europa si prenderanno iniziative di rilievo: si tratta di trovare soluzioni europee volte ad alleggerire l’Italia”. Mattarella rileva infatti la necessità di “integrare particolarmente l’architettura dell’unione economica e monetaria, richiedendo un’azione di politica economica che stimoli i mercati interni attraverso l’aumento degli investimenti per cercare di mantenere in equilibrio l’economia dei nostri Paesi”. E nello stesso tempo mette in luce come l’economia di Germania e Italia siano fortemente integrate e connesse fra di loro. “La Germania è il nostro partner principale, con un interscambio di 130 miliardi di euro – spiega -. Non tutti sanno, per esempio, che il volume del commercio tra la Germania e la nostra Lombardia è maggiore di quello che vi è tra Germania e Giappone, che è una grande potenza economica mondiale; non tutti sanno che il volume del commercio tra Germania e il nostro Veneto è maggiore di quello che la Germania ha con il Brasile, che è un altro ‘gigante’ della comunità internazionale”. Dati che, secondo Mattarella, devono mettere in luce l’importanza della moneta unica e dell’euro, come strumento sì da rimodernare, ma di grande rilievo per le economie dei Paesi membri.
di Pino Salerno