K metro 0/Jobsnews – Napoli – Nel corso dell’incontro di ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del sottosegretario Alessandra Todde e del vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, Whirlpool Emea ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni presenti la decisione di trasferire il ramo d’azienda identificato nel complesso aziendale di Napoli alla società
K metro 0/Jobsnews – Napoli – Nel corso dell’incontro di ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del sottosegretario Alessandra Todde e del vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, Whirlpool Emea ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni presenti la decisione di trasferire il ramo d’azienda identificato nel complesso aziendale di Napoli alla società Passive Refrigeration Solutions S.A. (PRS), attiva nel campo della produzione e vendita di sistemi di refrigerazione passiva. A seguito di attente valutazioni, spiega una nota dell’Azienda, condivise nel corso del confronto continuo con le parti, iniziato dallo scorso maggio, il trasferimento del ramo d’azienda rappresenta l’unico modo per tutelare la massima occupazione a Napoli e offrire un futuro sostenibile di lungo termine allo stabilimento che, in alternativa, avrebbe cessato ogni attività produttiva. L’operatore individuato per realizzare la nuova missione del sito è PRS una società leader nel settore della termodinamica finalizzata alla conservazione e al trasporto intermodale di prodotti deperibili, che ha sviluppato un brevetto unico nel campo dei container refrigerati. PRS ha elaborato un progetto di riconversione che individua nello stabilimento di Napoli una struttura idonea alla produzione di sistemi di refrigerazione passiva. La nuova missione sarà in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali.
La rabbia dei sindacati, che non credono a questa svolta. Rappa, Fiom Cgil: “Whirlpool fa fare il lavoro sporco ad altri”
“I lavoratori della Whirlpool hanno capito che l’idea vera dell’azienda è far fare il lavoro sporco a un’altra società che è stata costituita ad hoc e che ci risulta abbia solo 3 dipendenti” afferma il segretario della Fiom di Napoli Rosario Rappa e spiega la rabbia degli operai della Whirlpool di Napoli e la decisione dei sindacati metalmeccanici di avviare la mobilitazione contro la decisione aziendale di cedere il ramo di azienda alla Prs. Ma la motivazione per non accettare la proposta della multinazionale che assicura il mantenimento dei 410 posti di lavoro, è anche un’altra: “Vi è un accordo complessivo e un relativo piano industriale – spiega Rappa – per il quale l’azienda doveva fare ulteriori investimenti finalizzati ad incrementare la produzione e saturare lo stabilimento che lavora al 50%. L’accordo vale per tutto il gruppo ma se viene messo in discussione unilateralmente non vale più niente: quello che accade a Napoli può essere replicato non solo dagli altri stabilimenti Whirlpool ma da tutte le aziende che sottoscrivono accordi al Ministero e che hanno incassato i benefici di tali intese”. “Così facendo – conclude Rappa – una multinazionale non può che perdere credibilità. Abbiamo già visto cose di questo tipo: si parla di riconversione e poi dopo un anno si dice che il piano non funziona”.
Il Mise: Una “grave scorrettezza” nei confronti del governo italiano e dei lavoratori Whirlpool
Così in una nota il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, commenta la decisione “unilaterale” della multinazionale, comunicata oggi al tavolo Whirlpool al ministero, di procedere alla cessione di ramo d’azienda ad un possibile partner (Prs) che si occupa di refrigerazione passiva, interessato alla riconversione della produzione dello stabilimento di Napoli. Con questa decisione, spiega il Mise, “l’azienda ha interrotto il prosieguo del confronto sulle altre opzioni proposte nel corso dei precedenti incontri tenutesi al Ministero, che prevedevano anche investimenti in prodotti di alta gamma o lo spostamento in Italia di alcune produzioni realizzate all’estero dal Gruppo Whirlpool”. “La decisione dell’azienda – aggiunge Todde – non solo disattende gli impegni presi in questi mesi di confronto al Mise, ma anche l’accordo sottoscritto nell’ottobre 2018 con il quale le istituzioni si sono impegnate a supportare con incentivi e ammortizzatori sociali il piano industriale della Whirlpool in Italia”.