K metro 0 – Roma – L’economia circolare rappresenta già da tempo una nuova frontiera per molte imprese che decidono di riciclare e riusare materiali, sia per arginare lo spreco che per rispettare l’ambiente in cui viviamo. Anche il settore dell’edilizia si apre a questo nuovo mondo, infatti il riciclo e il riuso dei materiali
K metro 0 – Roma – L’economia circolare rappresenta già da tempo una nuova frontiera per molte imprese che decidono di riciclare e riusare materiali, sia per arginare lo spreco che per rispettare l’ambiente in cui viviamo. Anche il settore dell’edilizia si apre a questo nuovo mondo, infatti il riciclo e il riuso dei materiali diventano realtà, è possibile costruire edifici e abitazioni favorendo la sostenibilità e riducendo l’impatto ambientale.
Sembra assurdo pensare di vivere in una casa realizzata con prodotti riciclati, ma è del tutto possibile grazie all’idea di alcuni ricercatori che hanno lavorato al progetto europeo denominato RE4 (REuse and REcycling of CDW materials and structures in energy efficient pREfabricated elements for building REfurbishment and construction).
Ma di cosa si tratta nello specifico? RE4 è un progetto di ricerca collaborativa di cui fanno parte 13 istituzioni partner della scienza e dell’industria finanziato nell’ambito del programma di ricerca e innovazione di Orizzonte 2020 dell’Unione europea. L’edificio riciclabile sarà la nuova conquista dell’architettura, grazie proprio all’attuazione di questo progetto comunitario.
L’obiettivo principale è quello di sviluppare un concetto di edificio prefabbricato ad alta efficienza energetica RE4 che può essere facilmente assemblato e disassemblato per il futuro riutilizzo, contenente fino al 65% in peso di materiali riciclati. Le strutture riutilizzabili andranno dal 15-20% per gli edifici esistenti, all’80-90% per il concetto di edificio prefabbricato RE4.
La qualità di questi elementi e la loro riusabilità sono testate nei siti dimostrativi di RE4 in tre diversi paesi dell’UE, situati in Spagna, Italia e Regno Unito. Al momento gli studiosi si stanno occupando di analizzare le differenze tra un edificio fatto con materiali riciclati con uno tradizionale. Gli esperti sono alle prese con i loro studi in Spagna e in Italia.
Dalle prime valutazioni eseguite dai ricercatori si evidenzia che la creazione di questi materiali non è del tutto semplice a causa della natura dei rifiuti. Il problema principale è separarli e classificarli, perché i rifiuti di costruzione e demolizione vengono mescolati insieme, quindi è indispensabile attuare questo processo per ottenere il risultato migliore per la loro lavorazione futura. Anche in Italia gli studiosi cercano di classificare e separare i rifiuti evitando così che finiscano in discarica. Per far questo utilizzano una fotocamera multispettrale per identificare materiali diversi e un braccio robotico per separarli. Come si usa dire, “I lavori sono in corso”, non resta che aspettare i risultati tecnici ottenuti delle osservazioni dai ricercatori affinché il progetto RE4 si estenda anche alle costruzioni edilizie di altri paesi dell’Unione europea.
di Rossella Di Ponzio