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Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna

K metro 0 – Crotone – A conclusione della stagione estiva riprendono le attività di manutenzione e sistemazione del parco archeologico di Capo Colonna che consentiranno il riassetto della fruibilità del sito. Dopo i lavori che nel corso dell’anno hanno visto via via migliorare le condizioni del museo annesso, le attività del MiBAC si concentreranno

K metro 0 – Crotone – A conclusione della stagione estiva riprendono le attività di manutenzione e sistemazione del parco archeologico di Capo Colonna che consentiranno il riassetto della fruibilità del sito. Dopo i lavori che nel corso dell’anno hanno visto via via migliorare le condizioni del museo annesso, le attività del MiBAC si concentreranno ora sull’area archeologica. Mentre è già in corso la revisione dell’impianto di videosorveglianza andato in tilt a causa di un forte temporale estivo, contemporaneamente verrà attivato il cantiere di allestimento della terrazza prospiciente la colonna del tempio di età classica con il contributo del FAI. La postazione permetterà ai visitatori di avvicinarsi più possibile al manufatto garantendone la tutela e senza pregiudizio per la sicurezza delle persone. Altri lavori seguiranno per migliorare la funzionalità dei percorsi.

Tra i siti più affascinanti della Calabria anche per la sua posizione naturalistica e noto soprattutto per l’unica colonna superstite di uno dei principali templi della Magna Grecia, dedicato alla dea Hera Lacinia e risalente al V secolo a.C., il Museo e Parco Archeologico nazionale di Capo Colonna (Crotone), diretto da Gregorio Aversa, afferisce al Polo museale della Calabria, guidato da Antonella Cucciniello.

Il grande valore dell’area, anche a seguito delle importanti tradizioni che lo vogliono frequentato dal filosofo samio Pitagora, sede probabile della Lega Italiota che riuniva tutti i Greci d’Occidente e punto di partenza del condottiero Annibale per il suo ritorno a Cartagine, dopo aver lasciato memoria delle sue gesta su una iscrizione in greco e in punico, pone il Parco Archeologico di Capo Colonna al centro di una rinnovata attenzione che, a partire dalla rimozione della recinzione che impediva la visibilità della colonna, nel lungo periodo permetterà di migliorare la complessa coesistenza tra problematiche ambientali ed esigenze della fruizione e della tutela.

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