K metro 0 – Dublino – Problemi a non finire in questi giorni per il traffico aereo internazionale, il maltempo e gli scioperi stanno mettendo a dura prova sia la pazienza dei passeggeri che la gestione dei voli negli aeroporti. Per quanto riguarda il Vecchio continente, è stato indetto uno sciopero di 5 giorni da
K metro 0 – Dublino – Problemi a non finire in questi giorni per il traffico aereo internazionale, il maltempo e gli scioperi stanno mettendo a dura prova sia la pazienza dei passeggeri che la gestione dei voli negli aeroporti. Per quanto riguarda il Vecchio continente, è stato indetto uno sciopero di 5 giorni da parte dei piloti spagnoli di Ryanair, che andranno avanti questo mese dopo il fallimento delle negoziazioni con l’azienda. Lo ha riferito un portavoce del sindacato SEPLA nella giornata di martedì e proprio SEPLA ha chiesto a circa 900 piloti di scioperare nei seguenti giorni di settembre: il 19, il 20, il 22, il 27 e il 29. Alcune di queste date coincidono con gli stop precedentemente annunciati dagli assistenti di volo della compagnia irlandese in Spagna. I primi due giorni dello sciopero in questione hanno costretto a cancellare meno dell’1% della programmazione dei voli giornaliera da e per la Spagna.
Intanto, negli Stati Uniti, i passeggeri di ritorno dalle vacanze per la Festa del Lavoro (Labor Day) e quelli in partenza per viaggi di lavoro, martedì hanno dovuto affrontare una nuova serie di cancellazioni di voli. Le compagnie aeree hanno cancellato più di 1.600 voli da e verso gli Stati Uniti, secondo quanto riportato dal servizio di monitoraggio FlightAware oltre ai 1.500 di lunedì. Gli aeroporti della Florida i più colpiti, più della metà dei voli cancellati – 709 – erano diretti o in partenza dall’Orlando International Airport. Quest’ultimo, un vero e proprio snodo per i vacanzieri, ha terminato le operazioni commerciali alle 02 di martedì, dopo aver programmato la chiusura proprio per il Labor Day. FlightAware ha riportato inoltre cancellazioni anche in altri aeroporti dello stato come il Fort Lauderdale International, il Miami International e il Palm Beach International. Il primo ne ha registrate ben 295, con il piano di riapertura previsto per il pomeriggio di martedì; il secondo ne ha contate 131, sottolineando come l’uragano Dorian non desti preoccupazione al momento ma ribadendo la possibilità di cancellazioni residue; infine, l’ultimo ne ha annunciate 85.
I viaggiatori coinvolti dalla situazione critica non sono stati unicamente quelli diretti o in partenza dalla Florida. Le cancellazioni cominciano a diventare numerose, anche se tutt’ora insignificanti, in due tratte aeree collegate, ovvero quelle di Atlanta, snodo per Delta Air Lines, e Charlotte (North Carolina), snodo per American Airlines. Non solo, criticità sono state rilevate anche a Chicago dove sono stati cancellati ben 256 voli all’O’Hare International Airport e 41 al Midway International Airport. Ai passeggeri è stato consigliato di contattare le compagnie di riferimento, inondate da chiamate e messaggi nelle ultime ore, per aggiornamenti sullo stato dei voli e per chiedere aiuto per la sostituzione dei biglietti.